La malacofauna di queste aree risulta costituita da 394 taxa (280 molluschi terrestri e 114 acquatici), 308 per il Piemonte, 139 per la Valle d'Aosta e 274 per la Liguria, ed annovera inoltre 24 specie indeterminate o non descritte e 44 taxa endemici, di cui 27 caratterizzati da una distribuzione molto ristretta. Tre specie sono risultate particolarmente localizzate: Iglica pezzolii e Chondrina feneriensis, limitate al Monte Fenera (in provincia di Novara e Vercelli) e Falkneria camerani, presente in pochissime stazioni delle Alpi Pennine. Sette entità segnalate storicamente non sono state ritrovate: Eupaludestrina stagnorum, Marstoniopsis insubrica, Orcula dolium dolium, Leucostigma candidescens, Zonites algirus, Cochlicella conoidea e Psidium moitessierianum. Diverse delle specie presentate hanno altresì un importante interesse conservazionistico, sulla base della "European Red List of non marine molluscs" e della "IUNC Red list of threatened species". Una di queste, Renea bourguignatiana, limitata in Italia ad alcuni siti prossimi a Ventimiglia, è considerata "In Pericolo Critico" (CR), 5 specie sono ritenute "In Pericolo" (EN) e 13 "Vulnerabili" (VU). Fra le entità molto localizzate EN si segnalano Alzoniella delmastroi, limitata all'area torinese, e Pezzolia radapalladis, nota unicamente per la Liguria orientale da Recco a Rapallo, in provincia di Genova. Infine 46 entità sono aliene, incluse tre segnalate solo recentemente in Italia: Zonitoides arboreus, Boettgerilla pallens e Deroceras sturanyi. Il contributo riprende la tradizione un grande malacologo Carlo Pollonera, che operò al Museo di Zoologia dell'Università di Torino e pubblicò diversi contributi proprio sulla malacofauna terrestre del Piemonte. Arricchito da un'importante serie di fotografie originali a colori delle specie presentate, nonché degli habitat caratteristici, il Bollettino rappresenta un notevole avanzamento della conoscenza della biodiversità italiana, con particolare riferimento a un gruppo tassonomico, i molluschi, che raramente sono oggetto di studi approfonditi e di considerazioni conservazionistiche, ma sono peraltro caratterizzati da elevati tassi di endemismo e da una notevole sensibilità alle condizioni ambientali.
Birindelli, S., Bodon, M., Gavetti, E., Manganelli, G. (2020). Checklist and distribution of the land and freshwater molluscs from north-western Italy (Piedmont, Valle d'Aosta and Liguria). BOLLETTINO DEL MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI DI TORINO, 37(1/2), 5-209.
Checklist and distribution of the land and freshwater molluscs from north-western Italy (Piedmont, Valle d'Aosta and Liguria)
Manganelli, G.
2020-01-01
Abstract
La malacofauna di queste aree risulta costituita da 394 taxa (280 molluschi terrestri e 114 acquatici), 308 per il Piemonte, 139 per la Valle d'Aosta e 274 per la Liguria, ed annovera inoltre 24 specie indeterminate o non descritte e 44 taxa endemici, di cui 27 caratterizzati da una distribuzione molto ristretta. Tre specie sono risultate particolarmente localizzate: Iglica pezzolii e Chondrina feneriensis, limitate al Monte Fenera (in provincia di Novara e Vercelli) e Falkneria camerani, presente in pochissime stazioni delle Alpi Pennine. Sette entità segnalate storicamente non sono state ritrovate: Eupaludestrina stagnorum, Marstoniopsis insubrica, Orcula dolium dolium, Leucostigma candidescens, Zonites algirus, Cochlicella conoidea e Psidium moitessierianum. Diverse delle specie presentate hanno altresì un importante interesse conservazionistico, sulla base della "European Red List of non marine molluscs" e della "IUNC Red list of threatened species". Una di queste, Renea bourguignatiana, limitata in Italia ad alcuni siti prossimi a Ventimiglia, è considerata "In Pericolo Critico" (CR), 5 specie sono ritenute "In Pericolo" (EN) e 13 "Vulnerabili" (VU). Fra le entità molto localizzate EN si segnalano Alzoniella delmastroi, limitata all'area torinese, e Pezzolia radapalladis, nota unicamente per la Liguria orientale da Recco a Rapallo, in provincia di Genova. Infine 46 entità sono aliene, incluse tre segnalate solo recentemente in Italia: Zonitoides arboreus, Boettgerilla pallens e Deroceras sturanyi. Il contributo riprende la tradizione un grande malacologo Carlo Pollonera, che operò al Museo di Zoologia dell'Università di Torino e pubblicò diversi contributi proprio sulla malacofauna terrestre del Piemonte. Arricchito da un'importante serie di fotografie originali a colori delle specie presentate, nonché degli habitat caratteristici, il Bollettino rappresenta un notevole avanzamento della conoscenza della biodiversità italiana, con particolare riferimento a un gruppo tassonomico, i molluschi, che raramente sono oggetto di studi approfonditi e di considerazioni conservazionistiche, ma sono peraltro caratterizzati da elevati tassi di endemismo e da una notevole sensibilità alle condizioni ambientali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1147124