Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, localizzato nelle campagne senesi (Comune di Chiusdino) nelle sue fasi finali di frequentazione, quando sia i cistercensi, sia gli altri Ordini monastici avevano abbandonato la struttura, lasciandola a disposizione delle comunità contadine che già di fatto occupavano la zona da oltre un secolo. Le campagne di scavo del 2019 hanno permesso di individuare alcune strutture legate al lavoro dei contadini e allevatori (magazzini e stalle); l'indagine archeologica di tipo stratigrafico è stata suffragata dallo studio delle fonti scritte inerenti queste fasi di declino di San Galgano, da alcune fotografie di fine '800 e inizio '900 che mostrano alcuni edifici addossati al complesso medievale, dall'analisi del catasto leopoldino. La cultura metariale ha mostrano un orizzonte cronologico piuttosto ristretto, collocato tra la seconda metà del XVIII e il secolo successivo; per la datazione del contesto sono state utilizzate (e confrontate) alcune tecniche statistiche, ovvero la formula di South, le medie ponderate individuali e la simulazione di Montecarlo. Da un punto di vista qualitativo le restituzioni ceramiche mostrano una discreta vivacità commerciale, soprattutto se si considera la perifericità dell'area e lo scarso accesso alla ricchezza di questa comunità. L'analisi incrociata dei possibili luoghi di produzione e della viabilità in ambiente GIS ha permesso di sottolineare l'importanza della linea di penetrazione che collegava la valle dell'Arno con la città di Siena, città che rappresentava il luogo di mercato per la zona d'indagine chiusdinese.
Bertoldi, S. (2019). La vita dopo la fine dell’Abbazia: corredi ceramici di una comunità contadina a San Galgano (Chiusdino – SI), secoli XVIII-XIX. ARCHEOLOGIA POSTMEDIEVALE, 23, 11-40.
La vita dopo la fine dell’Abbazia: corredi ceramici di una comunità contadina a San Galgano (Chiusdino – SI), secoli XVIII-XIX
Stefano Bertoldi
2019-01-01
Abstract
Il presente contributo tratta le vicende insediative del complesso abbaziale di San Galgano, localizzato nelle campagne senesi (Comune di Chiusdino) nelle sue fasi finali di frequentazione, quando sia i cistercensi, sia gli altri Ordini monastici avevano abbandonato la struttura, lasciandola a disposizione delle comunità contadine che già di fatto occupavano la zona da oltre un secolo. Le campagne di scavo del 2019 hanno permesso di individuare alcune strutture legate al lavoro dei contadini e allevatori (magazzini e stalle); l'indagine archeologica di tipo stratigrafico è stata suffragata dallo studio delle fonti scritte inerenti queste fasi di declino di San Galgano, da alcune fotografie di fine '800 e inizio '900 che mostrano alcuni edifici addossati al complesso medievale, dall'analisi del catasto leopoldino. La cultura metariale ha mostrano un orizzonte cronologico piuttosto ristretto, collocato tra la seconda metà del XVIII e il secolo successivo; per la datazione del contesto sono state utilizzate (e confrontate) alcune tecniche statistiche, ovvero la formula di South, le medie ponderate individuali e la simulazione di Montecarlo. Da un punto di vista qualitativo le restituzioni ceramiche mostrano una discreta vivacità commerciale, soprattutto se si considera la perifericità dell'area e lo scarso accesso alla ricchezza di questa comunità. L'analisi incrociata dei possibili luoghi di produzione e della viabilità in ambiente GIS ha permesso di sottolineare l'importanza della linea di penetrazione che collegava la valle dell'Arno con la città di Siena, città che rappresentava il luogo di mercato per la zona d'indagine chiusdinese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1131026