Il progetto ha avuto lo scopo di affrontare una serie di aspetti centrali della ricerca archeologica: la scala di dettaglio, la visibilità, l’intensità. Tradizionalmente in archeologia vi sono differenti livelli di scala che nella sostanza possiamo riassumere nei due livelli analitici fondamentali micro e macro. A questi corrispondono rispettivamente ricerche caratterizzate da altissimo grado di dettaglio (scavo) e indagini territoriali (survey). In mezzo a questi due estremi è stato riconosciuto lo spazio per un terzo livello analitico definito locale o contestuale. Un livello di scala intermedio più prossimo alla definizione a alla rappresentazione dei paesaggi archeologici. L’obiettivo del progetto ha riguardato il superamento dei limiti connessi alla visibilità di una serie di evidenze per così dire “deboli” (di carattere prevalentemente negativo), sia di tipo insediativi, sia riconducibile a quelle strutture caratteristiche dell’off-site finora in genere invisibili alle tradizionali metodologie d’indagine. Il progetto ha previsto di indagare due territori contigui ma profondamente diversi dal punto di vista dello studio e delle conoscenze storico archeologiche note. Da un lato la media valle dell’Asso, sulla quale sono state effettuate ricerche relativamente recenti di ricognizione territoriale e di scavi archeologici. Dall’altro il comune di Trequanda, racchiuso tra le Crete senesi, la Val d’Asso e la Valdichiana, caratterizzato da labili notizie di ritrovamenti fortuiti datate alla metà del XX secolo e rari studi scientifici a carattere puntuale. Lungo la media valle dell’Asso è stato adottato un approccio alla ricerca prevalentemente su scala locale/contestuale composto da ricerche multidisciplinari attraverso l’applicazione di metodi intensivi all’indagine territoriale estensiva. In particolare sono state effettuate indagini geofisiche su porzioni di territorio contigue per un totale di circa 40 ha. Le prospezioni sono state elaborate allo scopo di mappare le principali anomalie magnetiche evidenziate. Alcune di queste tracce sono state oggetto di verifica attraverso la realizzazione di saggi di scavo stratigrafici al fine di verificare l’attendibilità del dato e creare dei modelli da poter replicare. Sul territorio di Trequanda sono state condotte ricerche tradizionali propedeutiche all’avvio del progetto. Inizialmente è stato effettuato uno spoglio dei dati editi storico archeologici, analisi del territorio, studio delle foto aeree storiche e ricognizioni aeree. La parte più consistente dell’indagine ha riguardato lo studio del territorio su macro scala tramite ricognizioni di superficie per un totale di circa 9 kmq. Porzioni campione di territorio sono state indagate più intensivamente e con metodi innovativi per mezzo di indagini geofisiche, l’uso dei droni sia per l’esplorazione di porzioni di territorio che per l’analisi microtopografica e analisi termografiche in modo puntuale su alcuni siti di particolare interesse. Infine, anche in questo caso, sono stati effettuati scavi in modo da avere un riscontro dettagliato sulle tracce individuate con altre metodologie.

Pericci, F. (2021). INDAGINI MULTISCALARI DEI PAESAGGI ARCHEOLOGICI TRA LA VAL D'ASSO E TREQUANDA [10.25434/pericci-francesco_phd2021].

INDAGINI MULTISCALARI DEI PAESAGGI ARCHEOLOGICI TRA LA VAL D'ASSO E TREQUANDA

Pericci, Francesco
2021-01-01

Abstract

Il progetto ha avuto lo scopo di affrontare una serie di aspetti centrali della ricerca archeologica: la scala di dettaglio, la visibilità, l’intensità. Tradizionalmente in archeologia vi sono differenti livelli di scala che nella sostanza possiamo riassumere nei due livelli analitici fondamentali micro e macro. A questi corrispondono rispettivamente ricerche caratterizzate da altissimo grado di dettaglio (scavo) e indagini territoriali (survey). In mezzo a questi due estremi è stato riconosciuto lo spazio per un terzo livello analitico definito locale o contestuale. Un livello di scala intermedio più prossimo alla definizione a alla rappresentazione dei paesaggi archeologici. L’obiettivo del progetto ha riguardato il superamento dei limiti connessi alla visibilità di una serie di evidenze per così dire “deboli” (di carattere prevalentemente negativo), sia di tipo insediativi, sia riconducibile a quelle strutture caratteristiche dell’off-site finora in genere invisibili alle tradizionali metodologie d’indagine. Il progetto ha previsto di indagare due territori contigui ma profondamente diversi dal punto di vista dello studio e delle conoscenze storico archeologiche note. Da un lato la media valle dell’Asso, sulla quale sono state effettuate ricerche relativamente recenti di ricognizione territoriale e di scavi archeologici. Dall’altro il comune di Trequanda, racchiuso tra le Crete senesi, la Val d’Asso e la Valdichiana, caratterizzato da labili notizie di ritrovamenti fortuiti datate alla metà del XX secolo e rari studi scientifici a carattere puntuale. Lungo la media valle dell’Asso è stato adottato un approccio alla ricerca prevalentemente su scala locale/contestuale composto da ricerche multidisciplinari attraverso l’applicazione di metodi intensivi all’indagine territoriale estensiva. In particolare sono state effettuate indagini geofisiche su porzioni di territorio contigue per un totale di circa 40 ha. Le prospezioni sono state elaborate allo scopo di mappare le principali anomalie magnetiche evidenziate. Alcune di queste tracce sono state oggetto di verifica attraverso la realizzazione di saggi di scavo stratigrafici al fine di verificare l’attendibilità del dato e creare dei modelli da poter replicare. Sul territorio di Trequanda sono state condotte ricerche tradizionali propedeutiche all’avvio del progetto. Inizialmente è stato effettuato uno spoglio dei dati editi storico archeologici, analisi del territorio, studio delle foto aeree storiche e ricognizioni aeree. La parte più consistente dell’indagine ha riguardato lo studio del territorio su macro scala tramite ricognizioni di superficie per un totale di circa 9 kmq. Porzioni campione di territorio sono state indagate più intensivamente e con metodi innovativi per mezzo di indagini geofisiche, l’uso dei droni sia per l’esplorazione di porzioni di territorio che per l’analisi microtopografica e analisi termografiche in modo puntuale su alcuni siti di particolare interesse. Infine, anche in questo caso, sono stati effettuati scavi in modo da avere un riscontro dettagliato sulle tracce individuate con altre metodologie.
2021
Pericci, F. (2021). INDAGINI MULTISCALARI DEI PAESAGGI ARCHEOLOGICI TRA LA VAL D'ASSO E TREQUANDA [10.25434/pericci-francesco_phd2021].
Pericci, Francesco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1131020