Digital currency schemes: more or less sustainable? "Limits to growth" and electronification of money in Europe

Il saggio si propone di esaminare le questioni sollevate dalla elettronificazione e digitalizzazione dei pagamenti al dettaglio secondo un approccio umanistico e gius-economico, attento alla più recente evoluzione del quadro giuridico europeo su sistemi di pagamento, valute virtuali e complementari. Il saggio, diviso in due parti, si occupa nella Parte I del concetto di valore negli scambi monetari prestando attenzione alla relazione concettuale, stabilita da Mangan nella sua produzione artistica, tra l’antica valuta dell’isola di Yap, il rai, in pietra, e la valuta virtuale del bitcoin. I rispettivi percorsi di produzione, consumo, circolazione e rivalutazione delle due monete sono correlati alla relazione tra valute locali/ complementari da un lato e valute globali/virtuali dall’altro, in modo da prestare attenzione a come il valore monetario originariamente“forgiato” attraverso il criterio (chiuso) dell’appartenenza ad una comunità cambi quando “ceduto” ad un mercato (aperto) dominato dalla tecnologia. Nella Parte II, il saggio esamina l’approccio dell'Unione Europea alla moneta e ai sistemi di pagamento, concentrandosi sulle principali caratteristiche dei sistemi “regolari” e quelli virtuali, concludendo che difficilmente il ricorso al bitcoin o ad altre valute virtuali può sciogliere i nodi della governance dei sistemi di pagamento tradizionali e dell’accesso al credito: la sostenibilità e la nuova crescita che le valute virtuali e globali promettono si scontra in concreto con i limiti persistenti degli attori umani.