La menzione del castello di Miranduolo in un documento dei primi anni dell’XI secolo non è esaustiva riguardo alla sua storia, che in realtà prende avvio molto prima: essa compare infatti ben quattro secoli dopo l’iniziale forma di popolamento riconosciuta. Proprio la modalità d’indagine estesa all’intera collina ha permesso di ricostruirne la diacronia di occupazione e le relative trasformazioni o i radicali cambiamenti, iniziati nell’alto medioevo. La periodizzazione completa è la seguente: Periodo VIII: inizi VII - fine VII secolo; Periodo VII: VIII secolo; Periodo VI: inizi IX - seconda metà X secolo; Periodo V: ultimo quarto X - primo quarto XI secolo; Periodo IV: secondo quarto XI - secondo quarto XII secolo; Periodo III: seconda metà XII - prima metà XIII secolo; Periodo II: terzo quarto XIII - metà XIV secolo; Periodo I: metà XIV secolo - età contemporanea. Si tratta di uno dei principali contesti che fece coniare a Gian Pietro Brogiolo la definizione di “scavi fortunati”; fraintesa da Riccardo Francovich, ne nacque l’idea di un seminario tenutosi a Poggibonsi e dalla conclusione rocambolesca, che non ha mai trovato pubblicazione probabilmente proprio a causa della sua conclusione ma ricordato di recente sul numero di celebrazione dei 40 anni della rivista Archeologia Medievale4. Le dimensioni che ha assunto lo scavo archeologico rendono il caso di Miranduolo eccezionale.

Valenti, M. (2018). Marco Valenti, Miranduolo in Alta Val di Merse (Chiusdino - Siena). Un villaggio del regno longobardo tra vocazione mineraria e rurale: VII-VIII secolo. In Città e campagna: culture, insediamenti, economia (secc. VI-IX) (pp.121-140). Mantova : SAP.

Marco Valenti, Miranduolo in Alta Val di Merse (Chiusdino - Siena). Un villaggio del regno longobardo tra vocazione mineraria e rurale: VII-VIII secolo

Marco Valenti
2018-01-01

Abstract

La menzione del castello di Miranduolo in un documento dei primi anni dell’XI secolo non è esaustiva riguardo alla sua storia, che in realtà prende avvio molto prima: essa compare infatti ben quattro secoli dopo l’iniziale forma di popolamento riconosciuta. Proprio la modalità d’indagine estesa all’intera collina ha permesso di ricostruirne la diacronia di occupazione e le relative trasformazioni o i radicali cambiamenti, iniziati nell’alto medioevo. La periodizzazione completa è la seguente: Periodo VIII: inizi VII - fine VII secolo; Periodo VII: VIII secolo; Periodo VI: inizi IX - seconda metà X secolo; Periodo V: ultimo quarto X - primo quarto XI secolo; Periodo IV: secondo quarto XI - secondo quarto XII secolo; Periodo III: seconda metà XII - prima metà XIII secolo; Periodo II: terzo quarto XIII - metà XIV secolo; Periodo I: metà XIV secolo - età contemporanea. Si tratta di uno dei principali contesti che fece coniare a Gian Pietro Brogiolo la definizione di “scavi fortunati”; fraintesa da Riccardo Francovich, ne nacque l’idea di un seminario tenutosi a Poggibonsi e dalla conclusione rocambolesca, che non ha mai trovato pubblicazione probabilmente proprio a causa della sua conclusione ma ricordato di recente sul numero di celebrazione dei 40 anni della rivista Archeologia Medievale4. Le dimensioni che ha assunto lo scavo archeologico rendono il caso di Miranduolo eccezionale.
2018
978-88-99547-21-9
Valenti, M. (2018). Marco Valenti, Miranduolo in Alta Val di Merse (Chiusdino - Siena). Un villaggio del regno longobardo tra vocazione mineraria e rurale: VII-VIII secolo. In Città e campagna: culture, insediamenti, economia (secc. VI-IX) (pp.121-140). Mantova : SAP.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1124734