Ripensare la capacità contributiva

Quale fisco per gli italiani? La risposta dipende dagli obiettivi che si intendono perseguire in questa fase storica. Uno sembra largamente condiviso, almeno a parole: garantire maggiore equità nella distribuzione dei carichi impositivi e nella distribuzione della ricchezza. I passi da compiere sulla strada dell’equità sono due: ripensare la capacità contributiva e ordinare tutto il sistema alla progressività. In questo lavoro si affronta il primo corno del problema. Il concetto di «rapporto di utilità “positiva” o “negativa”» può divenire la nuova ed ulteriore chiave di lettura dell’art. 53 Cost., così da fare spazio a nuovi elementi espressivi di capacità contributiva emergenti dalla moderna economia. Il lavoro, per rapidi e successivi cenni, affronta poi i temi della personalità della tassazione e dei rapporti tra imposizione e saldo attivo patrimoniale, ed infine il rapporto tra imposizione e sovranità territoriale dello stato.