L'annullamento parziale del contratto stipulato dal genitore in nome e per conto proprio in violazione dei provvedimenti del giudice tutelare nell'interesse del minore

Il contratto di compravendita immobiliare, stipulato dal genitore esercente la potestà sul figlio minorenne, impiegando il denaro di quest'ultimo nell'interesse proprio in violazione delle modalità prescritte dal giudice tutelare in sede di autorizzazione, è annullabile su iniziativa del figlio ai sensi dell'art. 322 c.c. che, contrariamente a quanto ritenuto dalla dottrina prevalente, non sembra riguardare esclusivamente gli atti compiuti dal genitore in nome e per conto del minore senza l'autorizzazione (o in violazione di essa) del giudice tutelare, ben potendo essere estesa anche ad ipotesi diverse come quella dell'utilizzazione da parte del genitore di beni del figlio di cui si è indebitamente appropriato. L'ordinamento contempla una forma di convalida parziale soggettiva all'art. 184 c.c.