Religione domestica, religione in comunità. I laici nella storiografia sul medioevo italiano: note di lettura

The article examines the development of the attention paid to the history of laypeople by the historiography of medieval Italy in the second half of the twentieth century. The extended interest of the research in laypeople was related to the ties with social sciences suggested by historiographers of medieval Italy, but also to the Catholic theological renewal culminating in the Vatican II Council. The main stages in this new approach are followed: from its greatest momentum (1960-1990), to a more difficult phase, which began in the 1990s, when the interest in the religious dimension of medieval laypeople seems gradually to diminish. The article underlines, among the soundest results achieved in this field, the acquisition of a better articulated image of medieval laity and the focus on the central role played by people’s choice of a semi-religious life. Finally, it points out, of the paths of enquiry that may still be profitably taken, those linked to research into the ties between laypeople’s religious experience and their locality, and those concerning the dialectic between the context of life at home and conventual life as conflicting, yet inseparable, strained but significant, worlds

Il saggio prende in esame lo sviluppo dell’attenzione alla storia del laicato e delle sue esperienze religiose nella medievistica italiana a partire dalla metà del XX secolo, quando la prospettiva di un allargamento al laicato del tradizionale campo di ricerca della storia della chiesa si era sintonizzata da un lato con le suggestioni legate al dialogo della medievistica con le scienze sociali, dall’altro con gli stimoli provenienti dal rinnovamento teologico che, in ambito cattolico, avevano trovato risonanza nell’evento conciliare. Di questa prospettiva di studi, subito incanalatasi in una vasta gamma di declinazioni possibili (il vissuto religioso, l’associazionismo confraternale, le esperienze penitenziali , le strutture assistenziali, santità laicale) vengono ripercorse le tappe principali, sia nella sua stagione di più forte slancio, coincidente coi decenni 1960-1990, quanto nella più difficile fase apertasi coi primi anni 90, quando l’attenzione alla dimensione religiosa del laicato medievale sembra progressivamente venir meno, smarrendosi nel confronto con altre linee di interpretazione complessiva. Tra le acquisizioni più solide maturate in questo campo vengono segnalate l’acquisizione di un’immagine più articolata del laicato medievale e la messa a fuoco del ruolo centrale svolto dall’opzione per la condizione semi-religiosa. Addita infine, tra le piste di approfondimento ancora proficuamente aperte, quelle legate all’ancoraggio della ricerca sulle esperienze religiose del laicato alla dimensione locale, e alla dialettica tra contesto domestico ed esperienza comunitaria come poli opposti, ma non separabili, di una tensione significativa