Scopo. Nel disturbo borderline di personalità (DBP), i comportamenti violenti e aggressivi sono spesso presenti tanto che sarebbero un segnale prodromico del DBP e segnerebbero un’importante sovrapposizione con il disturbo antisociale di personalità (DAP). Nonostante le differenze cliniche tra i due quadri, tali sovrapposizioni potrebbero inficiare l’uso di strumenti di valutazione come il Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2), tanto che alcuni autori hanno evidenziato come questo strumento, pur utile per individuare i soggetti con un disturbo di personalità, debba essere usato cautamente per differenziare tra DBP e DAP. Il presente contributo ha indagato i profili MMPI-2 di pazienti con DBP, in presenza di comportamenti aggressivi, a confronto con quelli di detenuti con DAP in assenza di DBP, al fine di meglio comprendere quali scale possano assimilare e quali differenziare i due quadri clinici. Metodi. Hanno partecipato 91 soggetti, di cui 30 pazienti con diagnosi di DBP e 61 detenuti con DAP. Sono state somministrate SCID-I e SCID-II da due valutatori indipendenti e MMPI-2. Risultati. I risultati hanno evidenziato l’elevazione nelle scale cliniche Pd, Pa, Pt e Sc per entrambi i gruppi, e un’elevazione della scala D, che è risultata significativa solo per il gruppo DBP. Inoltre, le scale di contenuto sono sembrate suggerire una maggiore presenza di problemi sociali, familiari e lavorativi nei pazienti con DBP. Conclusioni. Il presente studio mostra come il profilo di personalità rilevato dall’MMPI-2 nel confronto tra pazienti con DBP e detenuti con DAP sia in gran parte sovrapponibile. La scala clinica D, che misura la sintomatologia depressiva, accanto alle scale di contenuto correlate a problemi nel funzionamento sembrano essere le uniche in grado di differenziare i due quadri clinici, suggerendo come nei pazienti con DBP si possano osservare maggiori problemi nel funzionamento e nell’area dell’umore rispetto a detenuti con DAP.
PAOLO MAZZONI, G., Contena, B., Fanciullacci, S., Pozza, A. (2018). Analisi comparativa dei profili di personalità di pazienti affetti da disturbo borderline e detenuti con diagnosi di disturbo antisociale di personalità ottenuti tramite l’MMPI-2. RIVISTA DI PSICHIATRIA, 53(5), 267-273.
Analisi comparativa dei profili di personalità di pazienti affetti da disturbo borderline e detenuti con diagnosi di disturbo antisociale di personalità ottenuti tramite l’MMPI-2
ANDREA POZZA
2018-01-01
Abstract
Scopo. Nel disturbo borderline di personalità (DBP), i comportamenti violenti e aggressivi sono spesso presenti tanto che sarebbero un segnale prodromico del DBP e segnerebbero un’importante sovrapposizione con il disturbo antisociale di personalità (DAP). Nonostante le differenze cliniche tra i due quadri, tali sovrapposizioni potrebbero inficiare l’uso di strumenti di valutazione come il Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2), tanto che alcuni autori hanno evidenziato come questo strumento, pur utile per individuare i soggetti con un disturbo di personalità, debba essere usato cautamente per differenziare tra DBP e DAP. Il presente contributo ha indagato i profili MMPI-2 di pazienti con DBP, in presenza di comportamenti aggressivi, a confronto con quelli di detenuti con DAP in assenza di DBP, al fine di meglio comprendere quali scale possano assimilare e quali differenziare i due quadri clinici. Metodi. Hanno partecipato 91 soggetti, di cui 30 pazienti con diagnosi di DBP e 61 detenuti con DAP. Sono state somministrate SCID-I e SCID-II da due valutatori indipendenti e MMPI-2. Risultati. I risultati hanno evidenziato l’elevazione nelle scale cliniche Pd, Pa, Pt e Sc per entrambi i gruppi, e un’elevazione della scala D, che è risultata significativa solo per il gruppo DBP. Inoltre, le scale di contenuto sono sembrate suggerire una maggiore presenza di problemi sociali, familiari e lavorativi nei pazienti con DBP. Conclusioni. Il presente studio mostra come il profilo di personalità rilevato dall’MMPI-2 nel confronto tra pazienti con DBP e detenuti con DAP sia in gran parte sovrapponibile. La scala clinica D, che misura la sintomatologia depressiva, accanto alle scale di contenuto correlate a problemi nel funzionamento sembrano essere le uniche in grado di differenziare i due quadri clinici, suggerendo come nei pazienti con DBP si possano osservare maggiori problemi nel funzionamento e nell’area dell’umore rispetto a detenuti con DAP.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1105070
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