This essay deals with the question of configurability of the abusive subdivision crime in the event that the building permit issued by the local authority allows a direct construction (without implementation plan) in relation to complex or large works. In particular, the work first considers the framework of the crime, in its objective and subjective components, illustrating the constituent elements of the case, and then focuses on the topic of traceability of some particular hypotheses to the crime. In this regard, the focus of the investigation is twofold: first, we have identified the few constraints imposed by the order on the municipality in the planning phase; secondly, we have analyzed the margins of autonomy and discretion attributed to the local authority within the boundaries traced by these constraints. Finally, the essay focuses on question of guilt, with particular regard to the position of the private owner of build permit.

Il saggio affronta la complessa tematica della configurabilità o meno del reato di lottizzazione abusiva nei casi in cui il titolo abilitativo edilizio rilasciato dall’ente locale consenta un intervento “diretto” (quindi senza l’obbligo di piano attuativo) in relazione ad opere complesse o di rilevante dimensione. Segnatamente, l’elaborato si concentra dapprima sulla struttura del reato di lottizzazione abusiva nelle sue componenti oggettive e soggettive, illustrando gli elementi costitutivi della fattispecie, e poi sulla problematica riconducibilità di alcune ipotesi peculiari — in cui può emergere un problema di ingerenza della magistratura nel campo della discrezionalità amministrativa — all’alveo applicativo di tale reato. In quest’ottica, il fulcro dell’indagine è duplice: in primo luogo, si individuano i pochi vincoli che l’ordinamento fissa rispetto all’operato del Comune in sede di rilascio di permessi o altri titoli abilitativi; in secondo luogo e specularmente, si analizzano i margini di autonomia e di discrezionalità di cui gode l’ente locale (nel pianificare e disciplinare le tipologie di intervento consentito sulle diverse aree del territorio comunale) all’interno del confine tracciato da tali vincoli. Infine, il saggio si sofferma sul profilo della colpevolezza, con particolare riguardo alla posizione del privato titolare di permesso di costruire.

Guidi, D. (2019). Lottizzazione abusiva e sindacato del giudice penale sulle decisioni degli anti territoriali in materia di pianificazione attuativa. RIVISTA GIURIDICA DELL'EDILIZIA, 62(4), 353-390.

Lottizzazione abusiva e sindacato del giudice penale sulle decisioni degli anti territoriali in materia di pianificazione attuativa

Dario Guidi
2019-01-01

Abstract

This essay deals with the question of configurability of the abusive subdivision crime in the event that the building permit issued by the local authority allows a direct construction (without implementation plan) in relation to complex or large works. In particular, the work first considers the framework of the crime, in its objective and subjective components, illustrating the constituent elements of the case, and then focuses on the topic of traceability of some particular hypotheses to the crime. In this regard, the focus of the investigation is twofold: first, we have identified the few constraints imposed by the order on the municipality in the planning phase; secondly, we have analyzed the margins of autonomy and discretion attributed to the local authority within the boundaries traced by these constraints. Finally, the essay focuses on question of guilt, with particular regard to the position of the private owner of build permit.
2019
Guidi, D. (2019). Lottizzazione abusiva e sindacato del giudice penale sulle decisioni degli anti territoriali in materia di pianificazione attuativa. RIVISTA GIURIDICA DELL'EDILIZIA, 62(4), 353-390.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1086723