Il trasporto automobilistico ha rappresentato un vero e proprio elemento di modernizzazione a partire dagli anni ’50 del Novecento, quando la motorizzazione di massa cominciò ad affermarsi in Italia. Nel corso del tempo, le automobili hanno continuato a crescere di numero in misura eccessiva. L’utilizzo dell’automobile ha progressivamente invaso il mondo sviluppato e il trasporto pubblico ha subito ovunque un declino. Questo declino è più o meno accentuato a seconda degli investimenti e degli interventi di sostegno alla mobilità collettiva. Nelle grandi città il tema della mobilità sostenibile è entrato nell’agenda comune, per i problemi di inquinamento e di congestione stradale, ma nelle città medie e piccole il trasporto ha bisogno di una “scossa”. Attualmente sembra qualcosa a sé stante, come se non avesse rapporti con la mobilità cittadina, destinato soltanto a un’utenza debole perché priva di auto o moto (studenti, anziani, immigrati). È necessaria almeno una politica nazionale della mobilità, che finora non c’è mai stata.
Maggi, S. (2019). Introduzione: trasporti pubblici e traffico privato nelle città. TRASPORTI & CULTURA, 53, 7-11.
Introduzione: trasporti pubblici e traffico privato nelle città
Maggi Stefano
2019-01-01
Abstract
Il trasporto automobilistico ha rappresentato un vero e proprio elemento di modernizzazione a partire dagli anni ’50 del Novecento, quando la motorizzazione di massa cominciò ad affermarsi in Italia. Nel corso del tempo, le automobili hanno continuato a crescere di numero in misura eccessiva. L’utilizzo dell’automobile ha progressivamente invaso il mondo sviluppato e il trasporto pubblico ha subito ovunque un declino. Questo declino è più o meno accentuato a seconda degli investimenti e degli interventi di sostegno alla mobilità collettiva. Nelle grandi città il tema della mobilità sostenibile è entrato nell’agenda comune, per i problemi di inquinamento e di congestione stradale, ma nelle città medie e piccole il trasporto ha bisogno di una “scossa”. Attualmente sembra qualcosa a sé stante, come se non avesse rapporti con la mobilità cittadina, destinato soltanto a un’utenza debole perché priva di auto o moto (studenti, anziani, immigrati). È necessaria almeno una politica nazionale della mobilità, che finora non c’è mai stata.File | Dimensione | Formato | |
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