Vittorio Pica japoniste: critica militante e collezionismo fra letteratura e arte

This contribution reconsiders Vittorio Pica’s criticism on Japanese art and its consequences in fin-de-siècle artistic taste and cultural debate in Italy. Pica was among the first critics to show a relevant interest in Japanese culture, under the influence of French criticism and especially of the Goncourt brothers. Thanks to primary unpublished sources and a new approach to his writings of literary tradition, this paper intends to recast the trans-medial and inter-medial fortune of Japonisme in Italy, too, and its legacy between the on-going artistic production and contemporary collecting taste, with a special concern for modern painting, decoration and industrial arts.

Il contributo riconsidera gli scritti di Vittorio Pica sull'arte giapponese e le ricadute della loro ricezione sul gusto e sulla cultura artistica italiana tra Otto e Novecento. Pica è stato tra i primi critici a mostrare un interesse rilevante per la cultura giapponese sotto l'influenza della critica francese e specialmente dei fratelli Goncourt. Grazie a fonti inedite e a un approccio nuovo ai suoi scritti di tradizione letteraria, questo articolo intende ridefinire la fortuna trans-mediale e inter-mediale del Giapponismo anche in Italia e la sua eredità tra la coeva produzione artistica e il gusto collezionistico contemporaneo, con un'attenzione precipua alla pittura moderna, alla decorazione e alle arti industriali.