Il saggio analizza le origini di una questione al centro dell’odierna riflessione del diritto agrario riguardante il paesaggio agrario. Una riflessione che si sviluppa a partire dalla Convenzione europea sul paesaggio del 2000 e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, il c.d. Codice Urbani. I nodi concettuali sul paesaggio agrario sono una conseguenza della storia giuridica del paesaggio. All’inizio del Novecento, giuristi pratici amanti dell’estetica iniziano a occuparsi della natura minacciata dalla modernità industriale. La vera svolta normativa avviene con la legge Bottai del 1939 sulle bellezze naturali. Una legge in grado di influenzare anche la lettura dell’art. 9 della Costituzione. Per lungo tempo infatti il paesaggio coincide con le bellezze naturali. Un vero cambiamento avviene soltanto tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, quando matura la coscienza ambientalista. Il paesaggio a questo p unto è collegato c on l a dimensione s torico-culturale del territorio. Vi è proprio nel periodo della crisi della civiltà contadina, una prima comprensione del rapporto tra agricoltura e paesaggio. Una comprensione evidenziata anche dall’attenzione per il paesaggio rurale nella tutela paesaggistica in Toscana, nel segno di un distacco rispetto alla concezione estetica.

Passaniti, P. (2018). La tutela del paesaggio agrario tra conservazione e mutevolezza. Le premesse storiche di un problema attuale. DIRITTO AGROALIMENTARE, 3(1), 179-205.

La tutela del paesaggio agrario tra conservazione e mutevolezza. Le premesse storiche di un problema attuale

Passaniti P.
2018-01-01

Abstract

Il saggio analizza le origini di una questione al centro dell’odierna riflessione del diritto agrario riguardante il paesaggio agrario. Una riflessione che si sviluppa a partire dalla Convenzione europea sul paesaggio del 2000 e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, il c.d. Codice Urbani. I nodi concettuali sul paesaggio agrario sono una conseguenza della storia giuridica del paesaggio. All’inizio del Novecento, giuristi pratici amanti dell’estetica iniziano a occuparsi della natura minacciata dalla modernità industriale. La vera svolta normativa avviene con la legge Bottai del 1939 sulle bellezze naturali. Una legge in grado di influenzare anche la lettura dell’art. 9 della Costituzione. Per lungo tempo infatti il paesaggio coincide con le bellezze naturali. Un vero cambiamento avviene soltanto tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, quando matura la coscienza ambientalista. Il paesaggio a questo p unto è collegato c on l a dimensione s torico-culturale del territorio. Vi è proprio nel periodo della crisi della civiltà contadina, una prima comprensione del rapporto tra agricoltura e paesaggio. Una comprensione evidenziata anche dall’attenzione per il paesaggio rurale nella tutela paesaggistica in Toscana, nel segno di un distacco rispetto alla concezione estetica.
2018
Passaniti, P. (2018). La tutela del paesaggio agrario tra conservazione e mutevolezza. Le premesse storiche di un problema attuale. DIRITTO AGROALIMENTARE, 3(1), 179-205.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1067935