Written culture and the "purple": Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) among books, inscriptions and self-representation. On the occasion of the commemoration of the 500th anniversary of the birth of the brothers Ascanio (1516) and Fulvio Giulio (1517) della Corgna, this in-depth study proposes a particular look into the figure of Cardinal Fulvio through the heritage of written culture that relates to him. Fulvio Giulio, in fact, was not only a man of the Church but also a skilled politician as co-ruler (1563-1583) of the marquisate of Castiglione del Lago and Chiugi, a strategic Lordship located between Umbria and Tuscany. His religious policy promoted above all the application of the rules dictated by the Council of Trent, but he was also a man of refined culture and a patron of the arts whose residences, through their strong architectural and decorative symbolism, even today manifest his refined taste and strong desire for self-representation upon the territory. He also promoted the dissemination of culture through the institution of the Bishop's Seminary of Perugia to which he bequeathed his books. The elements left to us for a reconstruction of Fulvio Giulio's libraries of manuscripts and printed books are unfortunately very incomplete, making it difficult to establish with certainty the extent, consistency and exact quality of the assets owned by him. However, through some remaining testimonies such as liturgical manuscripts commissioned and owned by him, proclamations and statutes issued by him, epigraphs referable to him, a variegated picture of the self-representative will of the character is shown, also manifested through the symbolic force of the written word, the book or more generally of his written culture. In particular, the study undertook a codicological and palaeographic analysis of two of his important and luxurious parchment manuscripts, now preserved in the Library of the Chapter of San Lorenzo in Perugia. The study considers the technical, formal and decorative aspects of these manuscript codices, analyzing above all what would appear to be devices for recognizing and representing the Cardinal. In addition, some epigraphic elements recurring in his palaces were analyzed, including his funerary epigraph, also a moment of high recognition of the character.

La cultura scritta e la “porpora”: Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) tra libri, iscrizioni e auto rappresentazione In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della nascita dei Fratelli Ascanio (1516) e Fulvio Giulio (1517) della Corgna, che si sono appena concluse, si offre un approfondimento sulla figura del Cardinale Fulvio attraverso un particolare sguardo alla sua cultura scritta di riferimento dell’alto prelato. Fulvio Giulio, infatti, fu un uomo non soltanto di Chiesa ma anche un abile politico coreggente di una Signoria strategica posta tra l’Umbria e la Toscana ossia il marchesato di Castiglione del Lago e del Chiugi (1563-1583). La sua politica religiosa si manifestò soprattutto in favore dell’applicazione delle regole dettate dal Concilio di Trento ma fu anche un uomo di raffinata cultura e un mecenate delle arti di cui ancora oggi le sue dimore, attraverso una forte simbologia architettonica e decorativa, ne manifestano il gusto raffinato e la forte autorappresentazione sul territorio. Nella stessa maniera si adoperò nella diffusione della cultura mediante l’istituzione del seminario vescovile di Perugia cui, al momento della sua morte, donò i sui libri. Purtroppo a oggi non è facile studiare le testimonianze librarie riferibili alla sua figura: le biblioteche -sia quella del seminario che la privata-, i manoscritti e i libri a stampa di Fulvio Giulio sono pressoché dispersi e, in generale, gli elementi a noi rimasti per una ricostruzione del patrimonio sono così incompleti e lacunosi che non è facile stabilire con certezza l’entità, la consistenza e la qualità esatta del patrimonio da lui posseduto. Tuttavia, attraverso alcune testimonianze rimaste quali manoscritti liturgici, conservati a Perugia, da lui commissionati e posseduti, grazie ai Bandi e Statuti a stampa da lui emanati, epigrafi a lui riferibili, si mostra un variegato quadro della volontà auto rappresentativa del personaggio manifestato anche attraverso la forza simbolica della scrittura, del libro o più in generale della sua cultura scritta. Il materiale superstite è stato analizzato attraverso i metodi propri delle discipline storiche riguardanti sia la scrittura sia i supporti. In particolare, attraverso un’analisi codicologica e paleografica, si sono studiati due dei sui importanti manoscritti di lusso, pergamenacei, oggi conservati nella Biblioteca del Capitolo di San Lorenzo di Perugia considerati per gli aspetti formali direttamente riconducibili alla sua volontà di mecenate colto che da una parte guarda la tradizione e dall’altra manifesta la sua autorità con stilemi innovativi. Lo studio ha affrontato i codici manoscritti attraverso gli aspetti tecnico formali e decorativi evidenziando soprattutto quelli che sembrerebbero dei dispositivi di riconoscibilità e rappresentazione del Cardinale che diventano elementi identitari e manifesto della sua autorità sul popolo cristiano. Oltre a queste sono stati analizzate alcuni elementi epigrafici ricorrenti nei suoi palazzi in particolare epigrafi della dimora estiva di Colle del Cardinale fino ad arrivare alla sua epigrafe funeraria, collocata a Roma nella chiesa di San Pietro in Montorio, anch’essa momento di alta riconoscibilità grafica e simbolica del personaggio. Lo studio dimostra complessivamente il valore della scrittura e del libro quale elemento fondamentale per un “Principe della Chiesa” in un momento storico di grande cambiamento culturale e di grande innovazione delle prassi religiose ed ecclesiastiche post tridentine.

Magionami, L. (2018). La cultura scritta e la “porpora”: Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) tra libri, iscrizioni e auto rappresentazione. BIBLIOTHECAE.IT, 7(1), 150-187 [10.6092/issn.2283-9364/8447].

La cultura scritta e la “porpora”: Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) tra libri, iscrizioni e auto rappresentazione

Magionami, Leonardo
2018-01-01

Abstract

Written culture and the "purple": Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) among books, inscriptions and self-representation. On the occasion of the commemoration of the 500th anniversary of the birth of the brothers Ascanio (1516) and Fulvio Giulio (1517) della Corgna, this in-depth study proposes a particular look into the figure of Cardinal Fulvio through the heritage of written culture that relates to him. Fulvio Giulio, in fact, was not only a man of the Church but also a skilled politician as co-ruler (1563-1583) of the marquisate of Castiglione del Lago and Chiugi, a strategic Lordship located between Umbria and Tuscany. His religious policy promoted above all the application of the rules dictated by the Council of Trent, but he was also a man of refined culture and a patron of the arts whose residences, through their strong architectural and decorative symbolism, even today manifest his refined taste and strong desire for self-representation upon the territory. He also promoted the dissemination of culture through the institution of the Bishop's Seminary of Perugia to which he bequeathed his books. The elements left to us for a reconstruction of Fulvio Giulio's libraries of manuscripts and printed books are unfortunately very incomplete, making it difficult to establish with certainty the extent, consistency and exact quality of the assets owned by him. However, through some remaining testimonies such as liturgical manuscripts commissioned and owned by him, proclamations and statutes issued by him, epigraphs referable to him, a variegated picture of the self-representative will of the character is shown, also manifested through the symbolic force of the written word, the book or more generally of his written culture. In particular, the study undertook a codicological and palaeographic analysis of two of his important and luxurious parchment manuscripts, now preserved in the Library of the Chapter of San Lorenzo in Perugia. The study considers the technical, formal and decorative aspects of these manuscript codices, analyzing above all what would appear to be devices for recognizing and representing the Cardinal. In addition, some epigraphic elements recurring in his palaces were analyzed, including his funerary epigraph, also a moment of high recognition of the character.
2018
Magionami, L. (2018). La cultura scritta e la “porpora”: Fulvio Giulio della Corgna (1517-1583) tra libri, iscrizioni e auto rappresentazione. BIBLIOTHECAE.IT, 7(1), 150-187 [10.6092/issn.2283-9364/8447].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1067066