La Novella di Giovanni Cavedone e di madonna Elisa degli Onesti da Ravenna: una novella toscana?: testo critico e commento

Il saggio propone l'edizione critica di una delle novelle spicciolate del Quattrocento. Il testo è trasmesso da un unico manoscritto conservato nella Biblioteca Estense di Modena, in coda al testo del «Decameron» di Boccaccio, insieme a un'altra novella spicciolata, quella di Bonaccorso di Lapo Giovanni. La novella fu pubblicato alla fine dell'Ottocento (1866) da Antonio Cappelli, che tuttavia intervenne sulla lingua per "emendare il testo" da quella che definì una «buccia ortografica padana». L'edizione ripropone il testo in modo fedele alla forma in cui è attestato e il saggio intende dimostrare l'origine toscana dell'autore.