La coscienza della scarsa utilità ed efficacia del sistema degli ospedali psichiatrici giudiziari si è radicata sempre più non solo tra gli esperti e operatori del settore, bensì anche a livello istituzionale. Il dibattito politico e sociale ha riguardato l’opportunità e la legittimità degli OPG e molti sono stati gli interventi da parte di intellettuali e politici che auspicavano la chiusura di tali strutture. Tuttavia tale sistema ha retto inalterato per lungo tempo sino ai giorni d’oggi, non toccato da alcuna riforma legislativa. Il passaggio dagli OPG alle nuove strutture sanitarie (REMS) ha richiesto uno sforzo di costante coordinamento tra l’amministrazione penitenziaria e quella sanitaria, al fine di rendere tale processo concreto e definitivo. La scelta di costituire nuove strutture, le REMS, a carattere quasi esclusivamente sanitario, va in questa direzione; una direzione che fa prevalere, in maniera quasi assoluta, le istanze di tutela della salute dell’internato a fronte di una sensibile riduzione degli aspetti relativi alla custodia ed alla sicurezza. Tuttavia, la incapacità recettizia delle nuove strutture sanitarie sta comportando tutta una serie di problematiche gestionali relative a soggetti nei cui confronti dovrebbe essere avviata una misura di sicurezza ma che, invece, stante la mancanza di posti letto, si è costretti a far permanere presso un Istituto di pena, o presso un reparto di psichiatria di un Ospedale civile, piantonati dalla Polizia Penitenziaria h24.

Simone, G., Frangione, A., Troiano, G., Nante, N. (2017). Dagli OPG alle REMS: nuove frontiere nella cura e nella gestione dell'individuo infermo di mente. MONDO SANITARIO, 24(10), 34-40.

Dagli OPG alle REMS: nuove frontiere nella cura e nella gestione dell'individuo infermo di mente

Troiano G.;Nante N.
2017-01-01

Abstract

La coscienza della scarsa utilità ed efficacia del sistema degli ospedali psichiatrici giudiziari si è radicata sempre più non solo tra gli esperti e operatori del settore, bensì anche a livello istituzionale. Il dibattito politico e sociale ha riguardato l’opportunità e la legittimità degli OPG e molti sono stati gli interventi da parte di intellettuali e politici che auspicavano la chiusura di tali strutture. Tuttavia tale sistema ha retto inalterato per lungo tempo sino ai giorni d’oggi, non toccato da alcuna riforma legislativa. Il passaggio dagli OPG alle nuove strutture sanitarie (REMS) ha richiesto uno sforzo di costante coordinamento tra l’amministrazione penitenziaria e quella sanitaria, al fine di rendere tale processo concreto e definitivo. La scelta di costituire nuove strutture, le REMS, a carattere quasi esclusivamente sanitario, va in questa direzione; una direzione che fa prevalere, in maniera quasi assoluta, le istanze di tutela della salute dell’internato a fronte di una sensibile riduzione degli aspetti relativi alla custodia ed alla sicurezza. Tuttavia, la incapacità recettizia delle nuove strutture sanitarie sta comportando tutta una serie di problematiche gestionali relative a soggetti nei cui confronti dovrebbe essere avviata una misura di sicurezza ma che, invece, stante la mancanza di posti letto, si è costretti a far permanere presso un Istituto di pena, o presso un reparto di psichiatria di un Ospedale civile, piantonati dalla Polizia Penitenziaria h24.
2017
Simone, G., Frangione, A., Troiano, G., Nante, N. (2017). Dagli OPG alle REMS: nuove frontiere nella cura e nella gestione dell'individuo infermo di mente. MONDO SANITARIO, 24(10), 34-40.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1033315