L'occasione di studio dello scarico di una fornace romana ha permesso di analizzare i metodi di lavorazione utilizzati dai vasai esaminando le tracce rimaste sui frammenti rinvenuti nello scavo; scarnificazioni, scanalature irregolari, impressioni sdoppiate o decentrate, impronte digitali, segni di ditate sono tutte testimonianze di una catena produttiva per ricostruire la quale non disponiamo di fonti scritte ma solo dei segni rimasti sui reperti. Questo articolo mostra per la prima volta un'attenta analisi di questi segni, ricostruendo per ognuno di essi la procedura durante la quale il segno stesso è stato lasciato
Sternini, M. (2018). Quando le mani non sanno: approssimazione e imperizia nella produzione aretina di Ateius. REVUE ARCHÉOLOGIQUE, 65(1), 77-90 [10.3917/arch.181.0077].
Quando le mani non sanno: approssimazione e imperizia nella produzione aretina di Ateius
STERNINI, MARA
2018-01-01
Abstract
L'occasione di studio dello scarico di una fornace romana ha permesso di analizzare i metodi di lavorazione utilizzati dai vasai esaminando le tracce rimaste sui frammenti rinvenuti nello scavo; scarnificazioni, scanalature irregolari, impressioni sdoppiate o decentrate, impronte digitali, segni di ditate sono tutte testimonianze di una catena produttiva per ricostruire la quale non disponiamo di fonti scritte ma solo dei segni rimasti sui reperti. Questo articolo mostra per la prima volta un'attenta analisi di questi segni, ricostruendo per ognuno di essi la procedura durante la quale il segno stesso è stato lasciatoFile | Dimensione | Formato | |
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