Twitter or Radio Revolutions? The Central Role of Açık Radyo in the Gezi Protests of 2013

Radio has been employed as a communication tool during all the social movements and protests of the last decades of the past century, from the student movements of May 1968 in Paris and Mexico City to the 1999 Seattle WTO protests, while the political protests and uprisings at the beginning of the twenty-first century have mostly been supported by social media (Howard and Hussain, 2013). Is Twitter the radio of the twenty-first century? Another, more complex, reality lies beyond the surface of the representation of the protests shaped by the mainstream media: the mediascape in which political movements such as Occupy, the Arab Spring and the Indignados have emerged is a mixed one, a mediascape where old and new, mainstream and underground media co-exist, interact and shape each other. In this paper, we will focus on the case of Açık Radyo, the only independent and listener-supported radio station based in Istanbul, and the role it played in the Gezi Park protests of June 2013. This study is based on an ethnographic investigation undertaken between December 2014 and January 2015 that used a mix of participant observation (Spradley, 1980) and in-depth interviews (Patton, 2001) with 15 Açık Radyo workers and volunteers and 10 Açık Radyo listeners. We will show how radio has not lost the value that it gained as a tool for political and social change during the twentieth century, but how it has only repositioned itself within the changing digital mediascape of the twenty-first century, mixing itself with social media in order to continue amplifying radical political discourses and networking protesters together.

La radio è stata impiegata come strumento di comunicazione durante tutti i movimenti sociali e le proteste degli ultimi decenni del secolo scorso, dai movimenti studenteschi del maggio 1968 a Parigi e Città del Messico alle proteste del WTO di Seattle del 1999, mentre le proteste e le rivolte politiche dell'inizio del XXI secolo sono state per lo più sostenute dai social media (Howard e Hussain, 2013). Twitter è la radio del ventunesimo secolo? Un'altra realtà, più complessa, si trova oltre la superficie della rappresentazione delle proteste plasmata dai media mainstream: il mediascape in cui sono emersi movimenti politici come Occupy, la Primavera Araba e gli Indignados è un mediascape misto, un mediascape in cui vecchi e nuovi media, mainstream e underground coesistono, interagiscono e si modellano a vicenda. In questo articolo, ci concentreremo sul caso di Açık Radyo, l'unica stazione radio indipendente e supportata dagli ascoltatori con sede a Istanbul, e sul ruolo che ha giocato nelle proteste di Gezi Park del giugno 2013. Questo studio si basa su un'indagine etnografica intrapresa tra dicembre 2014 e gennaio 2015 che ha utilizzato un mix di osservazione partecipante (Spradley, 1980) e interviste in profondità (Patton, 2001) con 15 lavoratori e volontari di Açık Radyo e 10 ascoltatori di Açık Radyo. Mostreremo come la radio non abbia perso il valore che ha acquisito come strumento di cambiamento politico e sociale durante il ventesimo secolo, ma come si sia solo riposizionata all'interno del mutevole mediascape digitale del ventunesimo secolo, integrandosi con i social media per continuare ad amplificare i discorsi politici radicali e connettere tra loro i manifestanti.