La diffusione di patogeni batterici altamente resistenti alle maggiori classi di farmaci antibatterici rappresenta un importante problema per la sanità pubblica mondiale. La straordinaria capacità dei microrganismi a sviluppare meccanismi di resistenza si è sempre tradotta, di seguito all’introduzione di nuovi farmaci antibatterici, nell’emergenza e nella diffusione di isolati clinici resistenti. In questa prospettiva, lo studio complessivo del resistoma, mediante genomica e metagenomica, di specie batteriche prevalentemente ambientali ha rivelato la presenza di numerosi determinanti di resistenza agli antibiotici, talvolta capaci di conferire resistenza ai farmaci antibatterici di più recente sviluppo (e. g. carbapenemi, daptomicina). Lo studio molecolare di tali determinanti di resistenza, oltre ad offrire un interessante paradigma per la comprensione dei meccanismi alla base dell’evoluzione e della diversificazione della funzione delle proteine, rivelano altri aspetti interessanti. In particolare, è stato osservato che alcuni fattori di resistenza prodotti da batteri ambientali sarebbero enzimi apparentemente dotati di attività promiscua, indicando che la loro funzione primaria potrebbe essere diversa dalla resistenza agli antibiotici e che i meccanismi di resistenza potrebbe anche essere il frutto di evoluzione convergente. Rimane controverso l’impatto dell’utilizzo di composti antibatterici legato ad attività umane sull’evoluzione e sulla presenza di meccanismi di resistenza in batteri ambientali. Tuttavia, è stata dimostrata l’origine ambientale di alcuni determinanti di resistenza recentemente comparsi in isolati clinici, sottolineando l’importanza di batteri ambientali nell’evoluzione complessiva del resistoma di patogeni umani. Una maggiore conoscenza del resistoma ambientale e della sua evoluzione è quindi importante anche in vista dello sviluppo di nuovi farmaci antibatterici.
Docquier, J.D. (2012). Antibiotico-resistenza e Batteri ambientali. In 40° Congresso della Società Italiana di Microbiologia.
Antibiotico-resistenza e Batteri ambientali
DOCQUIER, JEAN DENIS
2012-01-01
Abstract
La diffusione di patogeni batterici altamente resistenti alle maggiori classi di farmaci antibatterici rappresenta un importante problema per la sanità pubblica mondiale. La straordinaria capacità dei microrganismi a sviluppare meccanismi di resistenza si è sempre tradotta, di seguito all’introduzione di nuovi farmaci antibatterici, nell’emergenza e nella diffusione di isolati clinici resistenti. In questa prospettiva, lo studio complessivo del resistoma, mediante genomica e metagenomica, di specie batteriche prevalentemente ambientali ha rivelato la presenza di numerosi determinanti di resistenza agli antibiotici, talvolta capaci di conferire resistenza ai farmaci antibatterici di più recente sviluppo (e. g. carbapenemi, daptomicina). Lo studio molecolare di tali determinanti di resistenza, oltre ad offrire un interessante paradigma per la comprensione dei meccanismi alla base dell’evoluzione e della diversificazione della funzione delle proteine, rivelano altri aspetti interessanti. In particolare, è stato osservato che alcuni fattori di resistenza prodotti da batteri ambientali sarebbero enzimi apparentemente dotati di attività promiscua, indicando che la loro funzione primaria potrebbe essere diversa dalla resistenza agli antibiotici e che i meccanismi di resistenza potrebbe anche essere il frutto di evoluzione convergente. Rimane controverso l’impatto dell’utilizzo di composti antibatterici legato ad attività umane sull’evoluzione e sulla presenza di meccanismi di resistenza in batteri ambientali. Tuttavia, è stata dimostrata l’origine ambientale di alcuni determinanti di resistenza recentemente comparsi in isolati clinici, sottolineando l’importanza di batteri ambientali nell’evoluzione complessiva del resistoma di patogeni umani. Una maggiore conoscenza del resistoma ambientale e della sua evoluzione è quindi importante anche in vista dello sviluppo di nuovi farmaci antibatterici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/975437
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