Introduzione. Le evidenze in letteratura suggeriscono che l’uso di derivati dell’artemisina per via orale, sotto stretto controllo medico, sia efficace in pazienti con alta parassitemia da plasmodium falciparum, in assenza di altri segni di malaria severa. Descriviamo un caso di malaria ad elevata parassitemia in viaggiatore non immune trattato efficacemente con Artemeter/Lumefantrina per os. Caso clinico. Maschio 56 anni, di origini messicane e cittadinanza francese, giunge al ricovero per febbre e diarrea, comparsi 14 giorni dopo un viaggio in Burkina Faso (non profilassi antimalarica). In anamnesi frequenti viaggi in zone endemiche (cooperazione sanitaria), non riferiti pregressi attacchi malarici. All’ingresso presentava discrete condizioni generali, GCS 15/15, TC 37.1°C, PA 120/70 mmHg, FC100bpmR, FR20/min, SpO2aa 97%. All’esame obiettivo modica epatosplenomegalia. Gli esami ematici mostravano proteina C reattiva 7.64 mg/dl, Hb 15.4 g/dl, piastrine 65000/mmc, leucociti totali 7320/mmc, PT 76%, sodio 130 mEq/l, potassio 2.9 mEq/l, bilirubina tot. 1.5 mg/dl, GOT 81 UI/L, GPT 84 UI/L, LDH 347 UI/L, glicemia 167 mg/dl, creatinina 1 mg/dl. All’EGA pH 7.463, pCO2 30.5 mmHg, pO2 128.3 mmHg HCO3 21.4, lattati 3.06. Alcuni leucociti e nitriti all’esame urine. Positivo l’esame emoscopico per trofozoiti di P.falciparum (parassitemia del 10%, striscio sottile). Negative urinocoltura, emocoltura, coprocoltura e coproparassitologico. All’ECG tachicardia sinusale, negativo l’Rx torace, epatomegalia con steatosi e splenomegalia (137 mm) all’ecografia addome. L’ecocardiogramma rilevava minimo versamento pericardico, lieve insufficienza mitralica. E’ stata intrapresa terapia con Artemeter/Lumefantrina cp 20/120 mg (4 cp +4 cp dopo 8 ore il 1° giorno, 4 cp ogni 12 ore il 2° e 3° giorno), reidratazione ev ed antibiosi (ceftriaxone). I controlli emoscopici (ogni 24 ore) hanno mostrato un rapido decremento della parassitemia fino a negativizzazione e sfebbramento in 5a giornata. Il paziente è stato dimesso in buone condizioni generali con normalizzazione dei parametri ematici; ultimo controllo emoscopico negativo a 7 giorni, prima del rientro nel paese di residenza. Discussione. Il caso descritto conferma, in accordo alle raccomandazioni WHO, l’efficacia e la rapidità di azione di una terapia orale basata su derivati dell’artemisina, utilizzata in corso di iperparassitemia da plasmodium falciparum, in assenza di altri segni di malaria severa.
Zanelli, G., Vergori, A., Tordini, G., Valoriani, B., Puttini, C., Luca, A.D... (2013). EFFICACIA DI ARTEMETER/LUMEFANTRINA PER VIA ORALE NEL TRATTAMENTO DI MALARIA PLASMODIUM FALCIPARUM IN VIAGGIATORE NON IMMUNE CON ALTA PARASSITEMIA.. In CD-ROM abstract.
EFFICACIA DI ARTEMETER/LUMEFANTRINA PER VIA ORALE NEL TRATTAMENTO DI MALARIA PLASMODIUM FALCIPARUM IN VIAGGIATORE NON IMMUNE CON ALTA PARASSITEMIA.
ZANELLI, GIACOMO;TORDINI, GIACINTA;VALORIANI, BEATRICE;
2013-01-01
Abstract
Introduzione. Le evidenze in letteratura suggeriscono che l’uso di derivati dell’artemisina per via orale, sotto stretto controllo medico, sia efficace in pazienti con alta parassitemia da plasmodium falciparum, in assenza di altri segni di malaria severa. Descriviamo un caso di malaria ad elevata parassitemia in viaggiatore non immune trattato efficacemente con Artemeter/Lumefantrina per os. Caso clinico. Maschio 56 anni, di origini messicane e cittadinanza francese, giunge al ricovero per febbre e diarrea, comparsi 14 giorni dopo un viaggio in Burkina Faso (non profilassi antimalarica). In anamnesi frequenti viaggi in zone endemiche (cooperazione sanitaria), non riferiti pregressi attacchi malarici. All’ingresso presentava discrete condizioni generali, GCS 15/15, TC 37.1°C, PA 120/70 mmHg, FC100bpmR, FR20/min, SpO2aa 97%. All’esame obiettivo modica epatosplenomegalia. Gli esami ematici mostravano proteina C reattiva 7.64 mg/dl, Hb 15.4 g/dl, piastrine 65000/mmc, leucociti totali 7320/mmc, PT 76%, sodio 130 mEq/l, potassio 2.9 mEq/l, bilirubina tot. 1.5 mg/dl, GOT 81 UI/L, GPT 84 UI/L, LDH 347 UI/L, glicemia 167 mg/dl, creatinina 1 mg/dl. All’EGA pH 7.463, pCO2 30.5 mmHg, pO2 128.3 mmHg HCO3 21.4, lattati 3.06. Alcuni leucociti e nitriti all’esame urine. Positivo l’esame emoscopico per trofozoiti di P.falciparum (parassitemia del 10%, striscio sottile). Negative urinocoltura, emocoltura, coprocoltura e coproparassitologico. All’ECG tachicardia sinusale, negativo l’Rx torace, epatomegalia con steatosi e splenomegalia (137 mm) all’ecografia addome. L’ecocardiogramma rilevava minimo versamento pericardico, lieve insufficienza mitralica. E’ stata intrapresa terapia con Artemeter/Lumefantrina cp 20/120 mg (4 cp +4 cp dopo 8 ore il 1° giorno, 4 cp ogni 12 ore il 2° e 3° giorno), reidratazione ev ed antibiosi (ceftriaxone). I controlli emoscopici (ogni 24 ore) hanno mostrato un rapido decremento della parassitemia fino a negativizzazione e sfebbramento in 5a giornata. Il paziente è stato dimesso in buone condizioni generali con normalizzazione dei parametri ematici; ultimo controllo emoscopico negativo a 7 giorni, prima del rientro nel paese di residenza. Discussione. Il caso descritto conferma, in accordo alle raccomandazioni WHO, l’efficacia e la rapidità di azione di una terapia orale basata su derivati dell’artemisina, utilizzata in corso di iperparassitemia da plasmodium falciparum, in assenza di altri segni di malaria severa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/749044
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