Questo studio nasce all’interno di un ampio progetto di ricerca, avviato alcuni anni orsono di concerto tra la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche e le Università di Firenze e Siena, finalizzato alla revisione dei materiali del Neolitico recente e finale e del primo Eneolitico; essi sono relativi agli scavi di Delia Lollini e giacciono presso il Museo Archeologico Nazionale di Ancona. In occasione di questa Riunione Scientifica sono stati selezionati alcuni insiemi litici considerati significativi per un quadro di sintesi, per quanto preliminare, sull’assetto tecno-tipologico e sulla evoluzione della litotecnica nella fascia cronologica considerata. Gli insiemi di riferimento sono attribuibili, principalmente sulla base dell’indicatore ceramico, a diversi momenti del Neolitico recente e finale: - Monte Tinello, in provincia di Ascoli Piceno; il complesso è inserito in una fase di passaggio tra la seconda (facies di Fontenoce) e la terza fascia cronologica (facies di S. Maria in Selva) della scansione regionale; - S. Maria in Selva, in provincia di Macerata; questo complesso, che si compone di quattro insiemi litici relativi alle quattro aree insediative individuate da D. Lollini negli scavi degli anni ’60, caratterizza la terza fascia cronologica della suddetta scansione regionale; - Saline di Senigallia, in provincia di Ancona; sono stati considerati separatamente i due insiemi recuperati nelle due distinte cavità segnalate da D. Lollini; l’industria è inserita nella terza fascia cronologica; - Pianacci dei Fossi, in provincia di Ancona; si tratta di un complesso molto ricco e articolato in più livelli, attualmente in corso di studio; per questa Riunione è stato preso in esame un campione statisticamente attendibile, comprendente i materiali di due livelli dello strato inferiore limitatamente ad uno dei settori dello scavo Lollini. L’industria è inserita nella terza fascia cronologica al passaggio con l’Eneolitico; - Calcinaia di Serra di S. Abbondio, in provincia di Pesaro-Urbino; per questo studio è stata esaminata come campione l’industria della trincea A degli scavi Lollini. L’industria è inserita nella terza fascia cronologica al passaggio con l’Eneolitico.
Volante, N., Baglioni, L., Martini, F. (2005). Le industrie litiche del Neolitico recente e finale delle Marche. In Atti della XXXVIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria (pp.279-294).
Le industrie litiche del Neolitico recente e finale delle Marche
VOLANTE, NICOLETTA;
2005-01-01
Abstract
Questo studio nasce all’interno di un ampio progetto di ricerca, avviato alcuni anni orsono di concerto tra la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche e le Università di Firenze e Siena, finalizzato alla revisione dei materiali del Neolitico recente e finale e del primo Eneolitico; essi sono relativi agli scavi di Delia Lollini e giacciono presso il Museo Archeologico Nazionale di Ancona. In occasione di questa Riunione Scientifica sono stati selezionati alcuni insiemi litici considerati significativi per un quadro di sintesi, per quanto preliminare, sull’assetto tecno-tipologico e sulla evoluzione della litotecnica nella fascia cronologica considerata. Gli insiemi di riferimento sono attribuibili, principalmente sulla base dell’indicatore ceramico, a diversi momenti del Neolitico recente e finale: - Monte Tinello, in provincia di Ascoli Piceno; il complesso è inserito in una fase di passaggio tra la seconda (facies di Fontenoce) e la terza fascia cronologica (facies di S. Maria in Selva) della scansione regionale; - S. Maria in Selva, in provincia di Macerata; questo complesso, che si compone di quattro insiemi litici relativi alle quattro aree insediative individuate da D. Lollini negli scavi degli anni ’60, caratterizza la terza fascia cronologica della suddetta scansione regionale; - Saline di Senigallia, in provincia di Ancona; sono stati considerati separatamente i due insiemi recuperati nelle due distinte cavità segnalate da D. Lollini; l’industria è inserita nella terza fascia cronologica; - Pianacci dei Fossi, in provincia di Ancona; si tratta di un complesso molto ricco e articolato in più livelli, attualmente in corso di studio; per questa Riunione è stato preso in esame un campione statisticamente attendibile, comprendente i materiali di due livelli dello strato inferiore limitatamente ad uno dei settori dello scavo Lollini. L’industria è inserita nella terza fascia cronologica al passaggio con l’Eneolitico; - Calcinaia di Serra di S. Abbondio, in provincia di Pesaro-Urbino; per questo studio è stata esaminata come campione l’industria della trincea A degli scavi Lollini. L’industria è inserita nella terza fascia cronologica al passaggio con l’Eneolitico.File | Dimensione | Formato | |
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