La sorveglianza sanitaria degli ex-esposti ad amianto è costituita da un complesso di accertamenti sanitari periodici finalizzati alla tutela della salute dei lavoratori. Spesso la sorveglianza sanitaria viene confusa con gli screening antitumorali, mentre al contrario di tali attività non prevede un protocollo rigido di accertamenti standard a cui sottoporre una popolazione di asintomatici, ma la valutazione dello stato di salute del singolo lavoratore attraverso accertamenti sanitari mirati in rapporto al rischio cancerogeno. Indipendentemente dall’inserimento dei lavoratori in programmi futuri di sorveglianza sanitaria, si rende indispensabile sottoporre tutti gli ex-esposti ad una prima valutazione clinico-strumentale per la diagnosi di eventuali patologie asbesto-correlate e la caratterizzazione del rischio da amianto nel singolo lavoratore. In particolare quest’ultima assume grande importanza dato che condiziona sostanzialmente l’approccio diagnostico, nonchè l’eventuale programma di sorveglianza sanitaria. In tal senso da anni presso la Medicina del Lavoro dell’Università di Siena (Centro di Riferimento Regionale Toscano per le Malattie Professionali) vengono studiati gli indicatori biologici di dose per stimarne l'affidabilità nella diagnostica delle patologie asbesto-correlate e nella sorveglianza sanitaria degli ex-esposti. Nell’articolo sono sintetizzati i risultati di una recente indagine oggetto della relazione presentata al 75° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII).
Sartorelli, P., Romeo, R., Sisinni, A.g., Paolucci, V. (2013). Quale sorveglianza sanitaria per gli esposti all’amianto? L’esperienza dell’Università di Siena.. In Lotta all'amianto: il diritto incontra la scienza : atti del Convegno : Roma, 14-11-2012 (pp.93-100).
Quale sorveglianza sanitaria per gli esposti all’amianto? L’esperienza dell’Università di Siena.
SARTORELLI, PIETRO;PAOLUCCI, VALENTINA
2013-01-01
Abstract
La sorveglianza sanitaria degli ex-esposti ad amianto è costituita da un complesso di accertamenti sanitari periodici finalizzati alla tutela della salute dei lavoratori. Spesso la sorveglianza sanitaria viene confusa con gli screening antitumorali, mentre al contrario di tali attività non prevede un protocollo rigido di accertamenti standard a cui sottoporre una popolazione di asintomatici, ma la valutazione dello stato di salute del singolo lavoratore attraverso accertamenti sanitari mirati in rapporto al rischio cancerogeno. Indipendentemente dall’inserimento dei lavoratori in programmi futuri di sorveglianza sanitaria, si rende indispensabile sottoporre tutti gli ex-esposti ad una prima valutazione clinico-strumentale per la diagnosi di eventuali patologie asbesto-correlate e la caratterizzazione del rischio da amianto nel singolo lavoratore. In particolare quest’ultima assume grande importanza dato che condiziona sostanzialmente l’approccio diagnostico, nonchè l’eventuale programma di sorveglianza sanitaria. In tal senso da anni presso la Medicina del Lavoro dell’Università di Siena (Centro di Riferimento Regionale Toscano per le Malattie Professionali) vengono studiati gli indicatori biologici di dose per stimarne l'affidabilità nella diagnostica delle patologie asbesto-correlate e nella sorveglianza sanitaria degli ex-esposti. Nell’articolo sono sintetizzati i risultati di una recente indagine oggetto della relazione presentata al 75° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
conferenza ONA nov2012.pdf
non disponibili
Tipologia:
Post-print
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
165.67 kB
Formato
Adobe PDF
|
165.67 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/48434