Introduzione: Le Malattie Trasmesse Sessualmente (MTS) rappresentano un gruppo di malattie infettive in crescita. I fattori eziologici che determinano questo continuo aumento includono non solo la comparsa di nuovi patogeni o l’antibiotico resistenza, ma soprattutto comportamenti sessuali a rischio legati ad una cattiva conoscenza del problema. Gli adolescenti e i giovani adulti in generale, rappresentano una parte importante della popolazione sessualmente attiva, quindi programmi di Educazione alla Salute sono particolarmente indicati in queste fasce d’età. Lo scopo di questo studio è stabilire quanto ne sanno gli adolescenti di MTS per indirizzare eventuali campagne di Promozione della Salute volte a migliorare le conoscenze e quindi le abitudini sessuali tra i più giovani. Metodi: Lo studio, condotto dal 16 maggio al 4 giugno 2014, ha visto coinvolti 3 licei di Arezzo. Per la raccolta dei dati ci siamo serviti di un questionario anonimo già utilizzato precedentemente dall’Università di Ferrara. La numerosità campionaria necessaria all’indagine, calcolata con Epi Info (intervallo di confidenza 99%), è risultata 390, usando come popolazione di riferimento i residenti ad Arezzo tra i 15 e i 20 anni (fonte Istat). Per standardizzare l’inserimento dei dati ed evitare possibili errori i questionari sono stati processati con un dispositivo di lettura ottica. T-test e ANOVA sono stati utilizzati per l’analisi dei dati. Risultati: Sono stati distribuiti 630 questionari, ne sono stati riconsegnati 602 (95,5%). L’età media della popolazione studiata è stata di 17,8 anni (DS 1.01). Le femmine rappresentavano il 62.2% del campione. La maggior parte degli intervistati frequentava la classe 5°(41.3%). Nel rispondere al questionario non ci sono state differenze significative tra i due sessi, mentre ci sono differenze significative tra le classi (p<0.001), nelle 5° hanno risposto in maniera tendenzialmente più corretta. Il 64.3% ha saputo dare la giusta definizione di MTS. Il 98.5 % sapeva che l’HIV si trasmette per via sessuale; alta anche la percentuale di coloro che sapevano che la Sifilide (79.6%), l’Herpes(69.6%) e la Candidosi (72.3%) si trasmettono per via sessuale, mentre sono risultate più scarse le conoscenze sull’HPV (41.5%) e sull’Epatite (32.1%). Scambio di aghi tra tossicodipendenti (92,5%), violenza sessuale (85.9%) e rapporti senza uso del profilattico (78.2%) sono riconosciuti dai ragazzi come comportamenti ad alto rischio per contrarre tali malattie. Il 66.4% degli intervistati ritiene che le scarse conoscenze sulle malattie sessualmente trasmissibili siano una situazione ad alto rischio per ammalarsi. Il 85.4% dei ragazzi fa uso del profilattico per rapporti con partner casuali mentre la percentuale si abbassa al 42.9% se il partner è abituale. Il 72.0% ritiene il preservativo il metodo contraccettivo più sicuro per proteggersi dal contagio mentre solo il 55.9% è a conoscenza del fatto che la pillola contraccettiva non protegge da tali malattie. Conclusioni: I ragazzi intervistati hanno una buona conoscenza generale del problema, risulta tuttavia più carente quella di alcuni tipi di MTS e di comportamenti a rischio potenzialmente pericolosi per il contagio. L’aspetto più interessante che viene fuori dallo studio è che per i ragazzi stessi la conoscenza del problema è indispensabile per evitare comportamenti a rischio e quindi non ammalarsi. Diventa così di fondamentale importanza lavorare su progetti di informazione e sensibilizzazione per promuovere una cultura di prevenzione di tali malattie soprattutto tra i più giovani.
Gargiani, N., Verzuri, A., Spataro, G., Serafini, A., Nante, N., Messina, G. (2014). Malattie sessualmente trasmesse: quanto ne sanno gli adolescenti?. In Educare alla responsabilità (pp.107-108). Lulu Pr.
Malattie sessualmente trasmesse: quanto ne sanno gli adolescenti?
NANTE, N.;MESSINA, G.
2014-01-01
Abstract
Introduzione: Le Malattie Trasmesse Sessualmente (MTS) rappresentano un gruppo di malattie infettive in crescita. I fattori eziologici che determinano questo continuo aumento includono non solo la comparsa di nuovi patogeni o l’antibiotico resistenza, ma soprattutto comportamenti sessuali a rischio legati ad una cattiva conoscenza del problema. Gli adolescenti e i giovani adulti in generale, rappresentano una parte importante della popolazione sessualmente attiva, quindi programmi di Educazione alla Salute sono particolarmente indicati in queste fasce d’età. Lo scopo di questo studio è stabilire quanto ne sanno gli adolescenti di MTS per indirizzare eventuali campagne di Promozione della Salute volte a migliorare le conoscenze e quindi le abitudini sessuali tra i più giovani. Metodi: Lo studio, condotto dal 16 maggio al 4 giugno 2014, ha visto coinvolti 3 licei di Arezzo. Per la raccolta dei dati ci siamo serviti di un questionario anonimo già utilizzato precedentemente dall’Università di Ferrara. La numerosità campionaria necessaria all’indagine, calcolata con Epi Info (intervallo di confidenza 99%), è risultata 390, usando come popolazione di riferimento i residenti ad Arezzo tra i 15 e i 20 anni (fonte Istat). Per standardizzare l’inserimento dei dati ed evitare possibili errori i questionari sono stati processati con un dispositivo di lettura ottica. T-test e ANOVA sono stati utilizzati per l’analisi dei dati. Risultati: Sono stati distribuiti 630 questionari, ne sono stati riconsegnati 602 (95,5%). L’età media della popolazione studiata è stata di 17,8 anni (DS 1.01). Le femmine rappresentavano il 62.2% del campione. La maggior parte degli intervistati frequentava la classe 5°(41.3%). Nel rispondere al questionario non ci sono state differenze significative tra i due sessi, mentre ci sono differenze significative tra le classi (p<0.001), nelle 5° hanno risposto in maniera tendenzialmente più corretta. Il 64.3% ha saputo dare la giusta definizione di MTS. Il 98.5 % sapeva che l’HIV si trasmette per via sessuale; alta anche la percentuale di coloro che sapevano che la Sifilide (79.6%), l’Herpes(69.6%) e la Candidosi (72.3%) si trasmettono per via sessuale, mentre sono risultate più scarse le conoscenze sull’HPV (41.5%) e sull’Epatite (32.1%). Scambio di aghi tra tossicodipendenti (92,5%), violenza sessuale (85.9%) e rapporti senza uso del profilattico (78.2%) sono riconosciuti dai ragazzi come comportamenti ad alto rischio per contrarre tali malattie. Il 66.4% degli intervistati ritiene che le scarse conoscenze sulle malattie sessualmente trasmissibili siano una situazione ad alto rischio per ammalarsi. Il 85.4% dei ragazzi fa uso del profilattico per rapporti con partner casuali mentre la percentuale si abbassa al 42.9% se il partner è abituale. Il 72.0% ritiene il preservativo il metodo contraccettivo più sicuro per proteggersi dal contagio mentre solo il 55.9% è a conoscenza del fatto che la pillola contraccettiva non protegge da tali malattie. Conclusioni: I ragazzi intervistati hanno una buona conoscenza generale del problema, risulta tuttavia più carente quella di alcuni tipi di MTS e di comportamenti a rischio potenzialmente pericolosi per il contagio. L’aspetto più interessante che viene fuori dallo studio è che per i ragazzi stessi la conoscenza del problema è indispensabile per evitare comportamenti a rischio e quindi non ammalarsi. Diventa così di fondamentale importanza lavorare su progetti di informazione e sensibilizzazione per promuovere una cultura di prevenzione di tali malattie soprattutto tra i più giovani.File | Dimensione | Formato | |
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