Responsabilità del paziente per mancato rispetto delle prescrizioni

Tra medico e paziente si stipula un contratto il cui oggetto è inquadrabile nell'atto medico, definito dall'Unione europea dei medici specialisti (UEMS) come quell'atto che"ricomprende tutte le attiuità professionali, ad esempio di carattere scientifico, di insegnamento, di formazione, educatiue, organizzatiue, cliniche e di tecnologia medica, suolte al fine di promuouere la salute, preuenire le malattie, effettuare diagnosi e prescriuere cure terapeutiche o riabilitatiue nei confronti di pazienti, indiuidui, gruppi o cornunità, nel quadro delle norme etiche e deontologiche"l. A seguito di questo contratto, si instaura un rapporto di cooperazione al centro del quale c'è la salute del paziente, che diventa l'interesse comune di entrambi; del medico, perché è la figura che, per il ruolo e la competenza che riveste, avrà la responsabilità di prendere le decisioni e svolgere le azioni più idonee per la salvaguardia dell'integrità del paziente; del paziente, perché sarà il diretto interessato degli effetti del comportamento del medico. Gli attori di questo rapporto sono dunque il medico, da una parte, e il paziente, dall'altra, e la responsabilità del medico è di comportamento e non di risultato, in quanto scaturisce dall'impegno a prestare la propria opera intellettuale e scientifica2. D'altro canto, anche la giurisprudenza ha riconosciuto questo dovere di "presa in carico" del medico, tanto che la responsabilità del medico, libero professionista o dipendente da una struttura, è costantemente di tipo contrattuale, derivandone precisi obblighi. Ed è sul comportamento del medico che viene posta tutta l'attenzione quando insorge un problema dopo un trattamento o durante la fase di convalescenza.