La valutazione e la quantificazione della mobilità/disponibilità degli elementi chimici nel suolo e del loro ingresso nella biosfera sono aspetti ambientali di rilievo soprattutto in aree caratterizzate da una contaminazione dell’ambiente di superficie da parte di attività antropiche. In questa ottica si pone la presente ricerca che è incentrata sullo studio della distribuzione e del comportamento nel suolo di elementi pesanti quali: As, Cd, Co, Cu, Pb, Sb, U, Zn, e del loro trasferimento alla specie vegetale edibile Triticum aestivum L., in un’area mineraria ed industriale del Kosovo settentrionale. I dati analitici indicano una diffusa e talora intensa contaminazione del suolo da parte degli elementi pesanti legati all’attività mineraria, che si estende sui suoli ad uso agricolo fino ad una distanza di 10 km dal polo industriale. In base al fattore di arricchimento, i principali contaminanti nel suolo sono nell’ordine: Cd (fino a 24 mg/ kg), Pb (fino a 770 mg/kg), Zn (fino a 1431 mg/kg) e Sb (fino a 14 mg/kg). Gli elementi pesanti hanno evidenziato differenti pattern di ripartizione nelle principali frazioni del suolo (solubile, estraibile, riducibile, ossidabile e residuale) e Cd e Zn sono risultati gli elementi più mobili. Contenuti elevati di Pb (fino a 241 mg/kg), Zn (fino a 707 mg/kg) e Cd (fino a 10 mg/kg) sono stati misurati negli apparati radicali di esemplari di T. aestivum prelevati nelle vicinanze del polo minerario-industriale. Nelle cariossidi gli stessi elementi pesanti hanno concentrazioni sensibilmente inferiori rispetto a quanto registrato nelle radici (da 1 a 3 ordini di grandezza per Pb, Zn, Cd), evidenziando un’elevata capacità di questa specie vegetale nel bloccare i suddetti elementi a livello radicale. Va sottolineato comunque che le concentrazioni di Cd e Pb nelle cariossidi sono di frequente superiori al limite indicato dalla Comunità Europea per i cereali destinati al consumo umano (Pb = 0,2 mg/kg, Cd = 0,1 mg/kg).
Rossi, S., Protano, G., Riccobono, F. (2010). Contaminazione da elementi pesanti nel suolo e nel grano (Triticum aestivum L.) in un'area mineraria ed industriale del Kosovo. In Analisi spazio-temporali: dinamiche e processi a confronto (pp.213-224). Accademia Europea di Bolzano (EURAC).
Contaminazione da elementi pesanti nel suolo e nel grano (Triticum aestivum L.) in un'area mineraria ed industriale del Kosovo
ROSSI, SARA;PROTANO, GIUSEPPE;RICCOBONO, FRANCESCO
2010-01-01
Abstract
La valutazione e la quantificazione della mobilità/disponibilità degli elementi chimici nel suolo e del loro ingresso nella biosfera sono aspetti ambientali di rilievo soprattutto in aree caratterizzate da una contaminazione dell’ambiente di superficie da parte di attività antropiche. In questa ottica si pone la presente ricerca che è incentrata sullo studio della distribuzione e del comportamento nel suolo di elementi pesanti quali: As, Cd, Co, Cu, Pb, Sb, U, Zn, e del loro trasferimento alla specie vegetale edibile Triticum aestivum L., in un’area mineraria ed industriale del Kosovo settentrionale. I dati analitici indicano una diffusa e talora intensa contaminazione del suolo da parte degli elementi pesanti legati all’attività mineraria, che si estende sui suoli ad uso agricolo fino ad una distanza di 10 km dal polo industriale. In base al fattore di arricchimento, i principali contaminanti nel suolo sono nell’ordine: Cd (fino a 24 mg/ kg), Pb (fino a 770 mg/kg), Zn (fino a 1431 mg/kg) e Sb (fino a 14 mg/kg). Gli elementi pesanti hanno evidenziato differenti pattern di ripartizione nelle principali frazioni del suolo (solubile, estraibile, riducibile, ossidabile e residuale) e Cd e Zn sono risultati gli elementi più mobili. Contenuti elevati di Pb (fino a 241 mg/kg), Zn (fino a 707 mg/kg) e Cd (fino a 10 mg/kg) sono stati misurati negli apparati radicali di esemplari di T. aestivum prelevati nelle vicinanze del polo minerario-industriale. Nelle cariossidi gli stessi elementi pesanti hanno concentrazioni sensibilmente inferiori rispetto a quanto registrato nelle radici (da 1 a 3 ordini di grandezza per Pb, Zn, Cd), evidenziando un’elevata capacità di questa specie vegetale nel bloccare i suddetti elementi a livello radicale. Va sottolineato comunque che le concentrazioni di Cd e Pb nelle cariossidi sono di frequente superiori al limite indicato dalla Comunità Europea per i cereali destinati al consumo umano (Pb = 0,2 mg/kg, Cd = 0,1 mg/kg).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/44149
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