Numerosi organismi, sia animali che vegetali, sono utilizzati come bioindicatori per monitorare la qualità dell’ambiente. Alcune specie sono particolarmente adatte per la determinazione della distribuzione nell’ambiente di superficie di elementi pesanti quali, ad esempio, piombo, cadmio, arsenico e mercurio, e per la valutazione dei rischi di esposizione. Il capriolo (Capreolus capeolus L.), il membro europeo degli Odocoileini, ha le caratteristiche di un valido bioindicatore, in virtù del comportamento e delle abitudini dietetiche; ciò in quanto questo animale è un brucatore che si muove in un ristretto home-range (1-2 km). Il sangue, il pelo ed alcuni organi (fegato e rene) del capriolo possono essere utilizzati per individuare fonti di immissione e possibili anomalie di contaminanti nell’area in cui l’animale vive. È in questa ottica che è stato messo in opera un progetto di ricerca finalizzato alla determinazione delle concentrazioni di un ampio spettro di elementi pesanti nel sangue di esemplari di capriolo abbattuti nelle province di Siena e Grosseto. Nel presente lavoro sono riportati dati relativi ai contenuti di elementi pesanti (piombo, rame, zinco, cadmio, arsenico, mercurio ed antimonio) nel sangue di caprioli abbattuti in aree della Toscana meridionale caratterizzate da lineamenti geologici e da un uso del territorio tra loro differenti.
Baroni, F., DI LELLA, L.A., Pisani, A., Pizzetti, E., Protano, G., Riccobono, F. (2008). Il capriolo (Capreolus capreolus L.) come bioindicatore della qualità dell'ambiente in Toscana meridionale. In CODICE ARMONICO 2008 (pp.138-145). PISA : Edizioni ETS.
Il capriolo (Capreolus capreolus L.) come bioindicatore della qualità dell'ambiente in Toscana meridionale
BARONI, FABIO;DI LELLA, LUIGI ANTONELLO;PROTANO, GIUSEPPE;RICCOBONO, FRANCESCO
2008-01-01
Abstract
Numerosi organismi, sia animali che vegetali, sono utilizzati come bioindicatori per monitorare la qualità dell’ambiente. Alcune specie sono particolarmente adatte per la determinazione della distribuzione nell’ambiente di superficie di elementi pesanti quali, ad esempio, piombo, cadmio, arsenico e mercurio, e per la valutazione dei rischi di esposizione. Il capriolo (Capreolus capeolus L.), il membro europeo degli Odocoileini, ha le caratteristiche di un valido bioindicatore, in virtù del comportamento e delle abitudini dietetiche; ciò in quanto questo animale è un brucatore che si muove in un ristretto home-range (1-2 km). Il sangue, il pelo ed alcuni organi (fegato e rene) del capriolo possono essere utilizzati per individuare fonti di immissione e possibili anomalie di contaminanti nell’area in cui l’animale vive. È in questa ottica che è stato messo in opera un progetto di ricerca finalizzato alla determinazione delle concentrazioni di un ampio spettro di elementi pesanti nel sangue di esemplari di capriolo abbattuti nelle province di Siena e Grosseto. Nel presente lavoro sono riportati dati relativi ai contenuti di elementi pesanti (piombo, rame, zinco, cadmio, arsenico, mercurio ed antimonio) nel sangue di caprioli abbattuti in aree della Toscana meridionale caratterizzate da lineamenti geologici e da un uso del territorio tra loro differenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/43857
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