Il capitolo, frutto di un intenso lavoro di ricerca condotto nell'ambito di un progetto di interesse nazionale (PRIN 1997), intende riflettere sui processi di mobilità sociale che coinvolgono individui, famiglie e gruppi sociali in due precisi contesti di riferimento nell'area regionale toscana: Prato e Firenze. L'analisi sulla mobilità sociale, che adotta un approccio biografico, parte dall'osservazione delle dinamiche che si registrano nelle società locali selezionate, assumendo la trasformazione sociale come processo, una processualità influenzata dall'azione di individui e famiglie ma anche da gruppi, istituzioni e associazioni. Vengono studiati i percorsi di mobilità cercando di capirne le radici e i modi reali di concretizzazione, spostando l'attenzione sui meccanismi (Elster 1989), in un'ottica processuale diretta a identificarne le differenti figurazioni sociali cui il soggetto prende parte e le loro mutazioni. Il tema si collega a quello delle reti sociali a cui gli individui appartengono, cioè al tema del rapporto tra individuo e società locale. E' infatti attraverso le reti sociali che vengono veicolate risorse strategiche (beni, servizi, informazioni e influences), per intraprendere percorsi di mobilità. Nella ricerca sono indagati non solo l'uso delle reti, i contenuti e le risorse da essi veicolati, ma anche i meccanismi generativi delle reti di relazione. L'ipotesi è che ogni network individuale sia il risultato particolare (e instabile) di una serie di transizioni operate dall'individuo tra differenti modelli di relazione (dalla famiglia ai colleghi di lavoro, dagli amici di infanzia ai compagni di scuola).

Bianchi, F., Cioni, E., Giovannini, P., Perulli, A., Tonarelli, A. (2001). Il distretto e la città. Pratiche di diseguaglianza. In L'Italia delle diseguaglianze (pp. 117-168). ROMA : Carocci.

Il distretto e la città. Pratiche di diseguaglianza

BIANCHI, FRANCESCA;
2001-01-01

Abstract

Il capitolo, frutto di un intenso lavoro di ricerca condotto nell'ambito di un progetto di interesse nazionale (PRIN 1997), intende riflettere sui processi di mobilità sociale che coinvolgono individui, famiglie e gruppi sociali in due precisi contesti di riferimento nell'area regionale toscana: Prato e Firenze. L'analisi sulla mobilità sociale, che adotta un approccio biografico, parte dall'osservazione delle dinamiche che si registrano nelle società locali selezionate, assumendo la trasformazione sociale come processo, una processualità influenzata dall'azione di individui e famiglie ma anche da gruppi, istituzioni e associazioni. Vengono studiati i percorsi di mobilità cercando di capirne le radici e i modi reali di concretizzazione, spostando l'attenzione sui meccanismi (Elster 1989), in un'ottica processuale diretta a identificarne le differenti figurazioni sociali cui il soggetto prende parte e le loro mutazioni. Il tema si collega a quello delle reti sociali a cui gli individui appartengono, cioè al tema del rapporto tra individuo e società locale. E' infatti attraverso le reti sociali che vengono veicolate risorse strategiche (beni, servizi, informazioni e influences), per intraprendere percorsi di mobilità. Nella ricerca sono indagati non solo l'uso delle reti, i contenuti e le risorse da essi veicolati, ma anche i meccanismi generativi delle reti di relazione. L'ipotesi è che ogni network individuale sia il risultato particolare (e instabile) di una serie di transizioni operate dall'individuo tra differenti modelli di relazione (dalla famiglia ai colleghi di lavoro, dagli amici di infanzia ai compagni di scuola).
2001
9788843019847
Bianchi, F., Cioni, E., Giovannini, P., Perulli, A., Tonarelli, A. (2001). Il distretto e la città. Pratiche di diseguaglianza. In L'Italia delle diseguaglianze (pp. 117-168). ROMA : Carocci.
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