Introduzione: La Regione Toscana fa dell’integrazione e della partecipazione le caratteristiche portanti del modello di governo perseguito a livello territoriale, dove operatori provenienti da culture di servizio diverse, quali quella socio-assistenziale e quella sanitaria, si trovano a dover dare risposte eque, appropriate e personalizzate al bisogno dei cittadini. Le Società della Salute (SdS), principale strumento sperimentale di un siffatto modello Zonale, partendo da banche dati condivise, tracciano, con supporto epidemiologico, il Profilo di Salute (PdS) della popolazione assistita, da cui si parte per definire le priorità di azione e gli indirizzi di riconversione-ristrutturazione del sistema di offerta. Metodi: Per la stesura dei PdS la Regione ha fornito a tutte le SdS un set di indicatori omogenei, ottenuti da fonti ufficiali (Agenzia Regionale di Sanità Toscana - ARS, Laboratorio MeS, Fondazione Zancan, Osservatorio Sociale Provinciale, AUSL 7) articolati i 8 aree tematiche (popolazione generale, anziani, famiglie e minori, immigrati, disabili, salute mentale, dipendenze, assistenza sanitaria/sociale/d’iniziativa). L’elaborazione dei dati è stata da noi fatta confrontando i valori registrati nell’ultimo anno disponibile (in genere il 2010) con le altre zone della AUSL 7 (provincia di Siena) e con i valori standard regionali; inoltre è stato analizzato il trend che ogni indicatore ha seguito nel tempo (in genere l’ultimo quinquennio). Risultati: Le principali criticità sono state evidenziate con gli indicatori che hanno registrato trend di peggioramento o valori svantaggiati nei confronti sincronici, come ad esempio: il tasso di natalità (8 per 1000), il reddito imponibile medio (19.550 euro/anno), la percentuale di MMG in associazione o in gruppo (50%) e PLS (0%), la percentuale di fumatori correnti e di bevitori a rischio (rispettivamente 32% e 27%), la percentuale di disoccupati (14%); il tasso di mortalità generale (1025 per 100.000); la mortalità per suicidi (SMR=230), l’ indice di vecchiaia (210) e di dipendenza anziani (41), il tasso di incidenza di ictus (310 per 100.000); la percentuale di soggetti disabili inseriti in RSA (5 %), il tasso di pazienti in trattamento con antidepressivi (135 per 1000). Conclusioni: Le criticità epidemiologiche emerse nel PdS dovranno essere integrate da fonti (operatori, mass media, focus group, incontri con cittadini, associazioni, ecc.) in grado di zoomare più approfonditamente la conoscenza del territorio. Il PdS rappresenta il punto di partenza della programmazione che le SdS cono chiamate a fare con l’elaborazione dei Piani Integrati di Salute 2012-2016.
Maccari, M., Quercioli, C., D'Ippolito, E., Righi, L., Nante, N., Patrizia, C. (2012). Il profilo di salute della zona Alta Val d'Elsa (Regione Toscana). In ATTI 45° CONGRESSO NAZIONALE S.It.I. "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. L'IGIENISTA VERSO LE NUOVE ESIGENZE DI SALUTE" (pp.474-474).
Il profilo di salute della zona Alta Val d'Elsa (Regione Toscana)
NANTE, NICOLA;
2012-01-01
Abstract
Introduzione: La Regione Toscana fa dell’integrazione e della partecipazione le caratteristiche portanti del modello di governo perseguito a livello territoriale, dove operatori provenienti da culture di servizio diverse, quali quella socio-assistenziale e quella sanitaria, si trovano a dover dare risposte eque, appropriate e personalizzate al bisogno dei cittadini. Le Società della Salute (SdS), principale strumento sperimentale di un siffatto modello Zonale, partendo da banche dati condivise, tracciano, con supporto epidemiologico, il Profilo di Salute (PdS) della popolazione assistita, da cui si parte per definire le priorità di azione e gli indirizzi di riconversione-ristrutturazione del sistema di offerta. Metodi: Per la stesura dei PdS la Regione ha fornito a tutte le SdS un set di indicatori omogenei, ottenuti da fonti ufficiali (Agenzia Regionale di Sanità Toscana - ARS, Laboratorio MeS, Fondazione Zancan, Osservatorio Sociale Provinciale, AUSL 7) articolati i 8 aree tematiche (popolazione generale, anziani, famiglie e minori, immigrati, disabili, salute mentale, dipendenze, assistenza sanitaria/sociale/d’iniziativa). L’elaborazione dei dati è stata da noi fatta confrontando i valori registrati nell’ultimo anno disponibile (in genere il 2010) con le altre zone della AUSL 7 (provincia di Siena) e con i valori standard regionali; inoltre è stato analizzato il trend che ogni indicatore ha seguito nel tempo (in genere l’ultimo quinquennio). Risultati: Le principali criticità sono state evidenziate con gli indicatori che hanno registrato trend di peggioramento o valori svantaggiati nei confronti sincronici, come ad esempio: il tasso di natalità (8 per 1000), il reddito imponibile medio (19.550 euro/anno), la percentuale di MMG in associazione o in gruppo (50%) e PLS (0%), la percentuale di fumatori correnti e di bevitori a rischio (rispettivamente 32% e 27%), la percentuale di disoccupati (14%); il tasso di mortalità generale (1025 per 100.000); la mortalità per suicidi (SMR=230), l’ indice di vecchiaia (210) e di dipendenza anziani (41), il tasso di incidenza di ictus (310 per 100.000); la percentuale di soggetti disabili inseriti in RSA (5 %), il tasso di pazienti in trattamento con antidepressivi (135 per 1000). Conclusioni: Le criticità epidemiologiche emerse nel PdS dovranno essere integrate da fonti (operatori, mass media, focus group, incontri con cittadini, associazioni, ecc.) in grado di zoomare più approfonditamente la conoscenza del territorio. Il PdS rappresenta il punto di partenza della programmazione che le SdS cono chiamate a fare con l’elaborazione dei Piani Integrati di Salute 2012-2016.File | Dimensione | Formato | |
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