Le tre dimensioni della danza: figurale, sensibile, interpretativa - La desemantizzazione del balletto classico e l'officina del senso. Scritture del corpo nella modernità - La corporeità. Contro l'unità del corpo e la tendenza totalizzante del simbolico. Il grado zero della danza contemporanea.In questo intervento Di Bernardi si soffermasulla dimensione sensibile della danza, sul senso che essa produce per chi la pratica, i danzatori e le danzatrici. Questa prospettiva incentrata sulla sensibilità dei danzatori dà la possibilità di introdurre un primo concetto: è a livello della dimensione sensibile della danza che prende le mosse il movimento rivoluzionario della danza novecentesca, cioè la free-dance e la modern dance americane e la danza d'espressione tedesca. La rivoluzione della danza moderna, quella di Isadora Duncan, Rudolph von Laban, Mary Wigman non nasce dall'esigenza di creare una nuova forma coreografica a partire dall'elemento visivo, iconico, figurale. Il senso della danza moderna nasce da un atteggiamento dei danzatori radicalmente diverso da quello del ballerini classici, proviene da una nuova sensibilità del corpo, una fiducia utopica per le sue potenzialità inesplorate.

DI BERNARDI, V. (2009). Scritture del corpo e corporeità nella danza del Novecento. In Il senso della danza. Dance research e pratiche transmediali (pp.24-36). Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica Università di Urbino "Carlo Bo".

Scritture del corpo e corporeità nella danza del Novecento

DI BERNARDI, VITO
2009-01-01

Abstract

Le tre dimensioni della danza: figurale, sensibile, interpretativa - La desemantizzazione del balletto classico e l'officina del senso. Scritture del corpo nella modernità - La corporeità. Contro l'unità del corpo e la tendenza totalizzante del simbolico. Il grado zero della danza contemporanea.In questo intervento Di Bernardi si soffermasulla dimensione sensibile della danza, sul senso che essa produce per chi la pratica, i danzatori e le danzatrici. Questa prospettiva incentrata sulla sensibilità dei danzatori dà la possibilità di introdurre un primo concetto: è a livello della dimensione sensibile della danza che prende le mosse il movimento rivoluzionario della danza novecentesca, cioè la free-dance e la modern dance americane e la danza d'espressione tedesca. La rivoluzione della danza moderna, quella di Isadora Duncan, Rudolph von Laban, Mary Wigman non nasce dall'esigenza di creare una nuova forma coreografica a partire dall'elemento visivo, iconico, figurale. Il senso della danza moderna nasce da un atteggiamento dei danzatori radicalmente diverso da quello del ballerini classici, proviene da una nuova sensibilità del corpo, una fiducia utopica per le sue potenzialità inesplorate.
2009
DI BERNARDI, V. (2009). Scritture del corpo e corporeità nella danza del Novecento. In Il senso della danza. Dance research e pratiche transmediali (pp.24-36). Centro Internazionale di Semiotica e Linguistica Università di Urbino "Carlo Bo".
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