Background: I farmaci migliorano la qualità della vita umana, ma, in fase di produzione prima e poi, variamente metabolizzati, sono fonte di un inquinamento misconosciuto con ripercussioni ambientali e sanitarie. Peraltro, la continua immissione sul mercato di nuove molecole ne ostacola il controllo. Obiettivo dello studio è la ricerca di molecole farmacologiche (MF) e loro metaboliti, nei reflui urbani quantificandone eventualmente le differenze di concentrazione tra ingresso ed uscita dai trattamenti di depurazione. Metodi: L’indagine è stata condotta su due depuratori (D1, D2) che servono un territorio di 118,71 Km2 con circa 56.066 abitanti. Le MF selezionate, in base ad una ricerca bibliografica, per la diffusione del loro uso e per la loro persistenza ambientale e potenziale impatto sulla salute umana sono state: ibuprofen, erythromycin, lincomycin, amoxicillin, clarithromycin, ciprofloxacin, diazepam, carbamazepine, furosemide, hydrochlorothiazide, ranitidinae, bezafibrate, atenolol, enalapril. Sono stati effettuati tre campionamenti di 1 l di reflui in entrata ed in uscita da entrambi i depuratori, in tre orari diversi nella stessa giornata (h 12, 18 e 24). Si è proceduto all’estrazione dei principi attivi ed alla loro analisi con HPLC-MS. Risultati: Sono stati trovati tutti i principi attivi ricercati, sia in ingresso che in uscita da D1 e D2. I farmaci ritrovati in maggior concentrazione, in ingresso, sono risultati: ibuprofen (7,20 mg/m3 D1; 2,13 mg/m3 D2), hydrochlorothiazide (1,03 mg/m3 D1; 1,17 mg/m3 D2), carbamazepine (0,17 mg/m3 D1; 0,24 mg/m3; D2;) e ciprofloxacin (0,15 mg/m3 D1; 0,12 mg/m3 D2). Il potere di abbattimento delle MF da parte dei due depuratori è risultato diverso: enalapril e ciprofloxacin sono risultati i farmaci più degradati, rispettivamente con 95,3% (D1), 97,2% (D2), e 94,4% (D1), 89,7% (D2), lincomicina e ibuprofen tra i meno degradati, rispettivamente con 3,4%(D1) e 1,4% (D2) e 9,6% (D1) e 4,2% (D2). Conclusioni: I risultati mostrano come diverse sostanze sono solo parzialmente degradate dai processi correnti di depurazione dei liquami. Occorrerà probabilmente standardizzare questo tipo di controlli e mettere a punto tecniche di abbattimento in grado di limitare potenziali danni ambientali e sanitari.

Lupoli, A., Nicolardi, V., Barazzuoli, P., Nante, N., Messina, G., Gaggi, C. (2012). Ricerca di sostanze farmacologiche nei reflui urbani della città di Siena: studio pilota. In ATTI 45° CONGRESSO NAZIONALE S.It.I. "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. L'IGIENISTA VERSO LE NUOVE ESIGENZE DI SALUTE" (pp.489-490).

Ricerca di sostanze farmacologiche nei reflui urbani della città di Siena: studio pilota

LUPOLI, ANGELO;BARAZZUOLI, PIERO;NANTE, NICOLA;MESSINA, GABRIELE;
2012-01-01

Abstract

Background: I farmaci migliorano la qualità della vita umana, ma, in fase di produzione prima e poi, variamente metabolizzati, sono fonte di un inquinamento misconosciuto con ripercussioni ambientali e sanitarie. Peraltro, la continua immissione sul mercato di nuove molecole ne ostacola il controllo. Obiettivo dello studio è la ricerca di molecole farmacologiche (MF) e loro metaboliti, nei reflui urbani quantificandone eventualmente le differenze di concentrazione tra ingresso ed uscita dai trattamenti di depurazione. Metodi: L’indagine è stata condotta su due depuratori (D1, D2) che servono un territorio di 118,71 Km2 con circa 56.066 abitanti. Le MF selezionate, in base ad una ricerca bibliografica, per la diffusione del loro uso e per la loro persistenza ambientale e potenziale impatto sulla salute umana sono state: ibuprofen, erythromycin, lincomycin, amoxicillin, clarithromycin, ciprofloxacin, diazepam, carbamazepine, furosemide, hydrochlorothiazide, ranitidinae, bezafibrate, atenolol, enalapril. Sono stati effettuati tre campionamenti di 1 l di reflui in entrata ed in uscita da entrambi i depuratori, in tre orari diversi nella stessa giornata (h 12, 18 e 24). Si è proceduto all’estrazione dei principi attivi ed alla loro analisi con HPLC-MS. Risultati: Sono stati trovati tutti i principi attivi ricercati, sia in ingresso che in uscita da D1 e D2. I farmaci ritrovati in maggior concentrazione, in ingresso, sono risultati: ibuprofen (7,20 mg/m3 D1; 2,13 mg/m3 D2), hydrochlorothiazide (1,03 mg/m3 D1; 1,17 mg/m3 D2), carbamazepine (0,17 mg/m3 D1; 0,24 mg/m3; D2;) e ciprofloxacin (0,15 mg/m3 D1; 0,12 mg/m3 D2). Il potere di abbattimento delle MF da parte dei due depuratori è risultato diverso: enalapril e ciprofloxacin sono risultati i farmaci più degradati, rispettivamente con 95,3% (D1), 97,2% (D2), e 94,4% (D1), 89,7% (D2), lincomicina e ibuprofen tra i meno degradati, rispettivamente con 3,4%(D1) e 1,4% (D2) e 9,6% (D1) e 4,2% (D2). Conclusioni: I risultati mostrano come diverse sostanze sono solo parzialmente degradate dai processi correnti di depurazione dei liquami. Occorrerà probabilmente standardizzare questo tipo di controlli e mettere a punto tecniche di abbattimento in grado di limitare potenziali danni ambientali e sanitari.
2012
Lupoli, A., Nicolardi, V., Barazzuoli, P., Nante, N., Messina, G., Gaggi, C. (2012). Ricerca di sostanze farmacologiche nei reflui urbani della città di Siena: studio pilota. In ATTI 45° CONGRESSO NAZIONALE S.It.I. "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. L'IGIENISTA VERSO LE NUOVE ESIGENZE DI SALUTE" (pp.489-490).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/40007
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