Nella prima sezione, vengono presentati alcuni parametri per l’analisi fonologico-fonetica di una lingua in chiave contrastivo-pedagogica, incentrandosi sugli aspetti della pronuncia che si manifestano al livello segmentale. I parametri identificati vengono utilizzati per mettere a raffronto, attraverso alcuni esempi, la pronuncia dell’italiano standard con quella di una delle principali varietà dell’inglese (la Received Pronunciation britannica) generalmente utilizzata nell’insegnamento dell’inglese L2. Scopo principale di questo raffronto è di mettere in luce come le devianze del parlante non-nativo dalle norme di pronuncia nativa possono riguardare i livelli sia del sistemo fonologico in senso stretto che delle norme di realizzazione. La seconda sezione consiste in una rilettura critica delle ricerche compiute nell’ultimo decennio sull’argomento, e mira a definire fino a che punto l’analisi contrastiva riesca a illuminare il processo di acquisizione della pronuncia dell’inglese L2, e fin a che punto appaia invece necessario integrare questo modello di analisi con altri schemi esplicativi, quali, ad esempio, il concetto di “interlingua” o quello di “marcatezza”. La terza e ultima sezione contiene alcune riflessioni di natura pedagogica sul ruolo dell’analisi contrastiva nell’insegnamento della pronuncia che tengono in considerazione lo scopo prevalentemente comunicativo dell’apprendimento dell’inglese nel contesto scolastico italiano.
Anderson, L.J. (2002). L'acquisizione fonologica in inglese L2 in prospettiva pedagogica. In Due codici a confronto (pp. 7-32). BRESCIA : La Scuola.
L'acquisizione fonologica in inglese L2 in prospettiva pedagogica
ANDERSON, LAURIE JANE
2002-01-01
Abstract
Nella prima sezione, vengono presentati alcuni parametri per l’analisi fonologico-fonetica di una lingua in chiave contrastivo-pedagogica, incentrandosi sugli aspetti della pronuncia che si manifestano al livello segmentale. I parametri identificati vengono utilizzati per mettere a raffronto, attraverso alcuni esempi, la pronuncia dell’italiano standard con quella di una delle principali varietà dell’inglese (la Received Pronunciation britannica) generalmente utilizzata nell’insegnamento dell’inglese L2. Scopo principale di questo raffronto è di mettere in luce come le devianze del parlante non-nativo dalle norme di pronuncia nativa possono riguardare i livelli sia del sistemo fonologico in senso stretto che delle norme di realizzazione. La seconda sezione consiste in una rilettura critica delle ricerche compiute nell’ultimo decennio sull’argomento, e mira a definire fino a che punto l’analisi contrastiva riesca a illuminare il processo di acquisizione della pronuncia dell’inglese L2, e fin a che punto appaia invece necessario integrare questo modello di analisi con altri schemi esplicativi, quali, ad esempio, il concetto di “interlingua” o quello di “marcatezza”. La terza e ultima sezione contiene alcune riflessioni di natura pedagogica sul ruolo dell’analisi contrastiva nell’insegnamento della pronuncia che tengono in considerazione lo scopo prevalentemente comunicativo dell’apprendimento dell’inglese nel contesto scolastico italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/38110
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