Descritta per la prima volta nel 1954 da Garnier e successivamente meglio inquadrata da Zoon, la vulvite plasmacellulare è una patologia infiammatoria cronica benigna della vulva, che può colpire qualsiasi fascia di età. Clinicamente manifesta come una macula di coloriro rosso-arancio dalla superficie verniciata più o meno sintomatica, sul piano istologico è caratterizzata da un denso infiltrato lichenoide costituito in buona parte da plasmacellule. La sua eziopatogenesi è sconosciuta: numerosi fattori sono stati chiamati in causa, quali scarsa igiene, ambiente umido, infezioni ricorrenti,traumi ripetuti. La terapia non è codificata, ma si avvale soprattutto di corticosteroidi topici. Il Tacrolimus è un farmaco immunomodulante utilizzato in dermatologia per il trattamento della dermatite atopica. Agisce inibendo la produzione di interleuchina-2 (IL-2) e quindi la conseguente attivazione dei linfociti T; è però in grado di inibire il rilascio di altre citochine quali l'INF-gamma, il TNF-alfa, l'IL-3, l'IL-4, citochine responsabili anche dell'attivazione dei linfociti B. Sulla base di questo ci è sembrato razionale il suo utilizzo per il trattamento di una paziente. Il buon risultato ottenuto ci spinge a suggerirne l'uso come alternativa al cortisone nella terapia della vulvite di Zoon.

Pisani, C., De Padova, A.L., Poggiali, S., Bilenchi, R. (2006). Un caso di vulvite plasmacellulare di Zoon trattata con tacrolimus topico. In 81°Congresso della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. PC CD Rom abstracts.

Un caso di vulvite plasmacellulare di Zoon trattata con tacrolimus topico

BILENCHI, ROBERTA
2006-01-01

Abstract

Descritta per la prima volta nel 1954 da Garnier e successivamente meglio inquadrata da Zoon, la vulvite plasmacellulare è una patologia infiammatoria cronica benigna della vulva, che può colpire qualsiasi fascia di età. Clinicamente manifesta come una macula di coloriro rosso-arancio dalla superficie verniciata più o meno sintomatica, sul piano istologico è caratterizzata da un denso infiltrato lichenoide costituito in buona parte da plasmacellule. La sua eziopatogenesi è sconosciuta: numerosi fattori sono stati chiamati in causa, quali scarsa igiene, ambiente umido, infezioni ricorrenti,traumi ripetuti. La terapia non è codificata, ma si avvale soprattutto di corticosteroidi topici. Il Tacrolimus è un farmaco immunomodulante utilizzato in dermatologia per il trattamento della dermatite atopica. Agisce inibendo la produzione di interleuchina-2 (IL-2) e quindi la conseguente attivazione dei linfociti T; è però in grado di inibire il rilascio di altre citochine quali l'INF-gamma, il TNF-alfa, l'IL-3, l'IL-4, citochine responsabili anche dell'attivazione dei linfociti B. Sulla base di questo ci è sembrato razionale il suo utilizzo per il trattamento di una paziente. Il buon risultato ottenuto ci spinge a suggerirne l'uso come alternativa al cortisone nella terapia della vulvite di Zoon.
2006
Pisani, C., De Padova, A.L., Poggiali, S., Bilenchi, R. (2006). Un caso di vulvite plasmacellulare di Zoon trattata con tacrolimus topico. In 81°Congresso della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. PC CD Rom abstracts.
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