Con la sent. n. 16 del 1994, la Corte costituzionale ha dichiarato infondata “nei sensi di cui in motivazione” una questione di legittimità sollevata per contrasto con il diritto di difesa (art. 24, 2 comma Cost.); alla Corte si chiedeva di intervenire con una sentenza additiva e quindi tale pronuncia presenta notevoli profili d’interesse relativi alle tecniche decisorie della Corte costituzionale, in particolare al rapporto tra additive e interpretative di rigetto in materia penal-processuale, profili su cui si sofferma il commento.
Bindi, E. (1994). Tecniche decisorie della Corte e "impercettibili ritocchi" al sistema tendenzialmente accusatorio del processo "Vassalli". GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALE, 2, 1299-1308.
Tecniche decisorie della Corte e "impercettibili ritocchi" al sistema tendenzialmente accusatorio del processo "Vassalli"
BINDI, ELENA
1994-01-01
Abstract
Con la sent. n. 16 del 1994, la Corte costituzionale ha dichiarato infondata “nei sensi di cui in motivazione” una questione di legittimità sollevata per contrasto con il diritto di difesa (art. 24, 2 comma Cost.); alla Corte si chiedeva di intervenire con una sentenza additiva e quindi tale pronuncia presenta notevoli profili d’interesse relativi alle tecniche decisorie della Corte costituzionale, in particolare al rapporto tra additive e interpretative di rigetto in materia penal-processuale, profili su cui si sofferma il commento.File | Dimensione | Formato | |
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