Il fenomeno Campignano:seriazione e diffusione in Italia durante l’Eneolitico Il Campignano, considerato fino alla metà degli anni ’50 come una cultura neolitica a se stante seppur legata ad un ambiente particolare,è oggi valutato, per la sua durata cronologia, un aspetto tecnologico. La sua presenza,secondo gli ultimi dati,va dal Neolitico a ceramiche impresse alle fasi iniziali del Bronzo Medio. In questo arco di tempo raggiunge il suo apice,sia nella diffusione territoriale sia nel perfezionamento tecnologico, proprio nell’Eneolitico. La sua diffusione non è omogenea sul territorio nazionale risulta massicciamente presente sul Gargano e su buona parte del versante adriatico dove nella sua diffusione è legata al diffondersi della ceramica impressa. Nelle altre regioni raggiunge una certa consistenza sui Monti Lessini nel veronese ed sui Monti Iblei in Sicilia. Nel veronese ha la sua massima estensione cronologica fine al Bronzo Medio. Le tre zone di massima diffusione sono tutte caratterizzate da buona presenza di materia prima (selce) necessaria per la fabbricazione degli strumenti e notevole copertura arborea;si pensa infatti che tali strumenti fossero proprio indirizzati alla lavorazione del legname. L’improvvisa comparsa in Italia e nel resto dell’Europa mediterranea di questa tecnologia indica che la sua evoluzione è avvenuta al di fuori e che è arrivata da noi tra le novità tecno-culturali diffuse con l’avvento della neolitizzazione. The Campignien phenomenon: seriation and diffusion in Italy during the Copper age. The “Campignien” was considered till the middle of ‘50s like a peculiar Neolithic culture, but nowadays it is clear, principally cause is chronology extension, that we must reconsider its phenomenology like only a technological feature. It is extended from the first Neolithic till the end of the middle Bronze age, and it is during the Eneolithic that it reaches its maximum as concern as the geographical extension in the peninsula as the technological improvements. Its diffusion is not homogeneous in Italy but we record strongly concentration in Gargano and generally on the Adriatic side where the propagation is related constantly to the impressed ceramic. In the other regions it is principally concentrated in the area of Monti Lessini (Verona), till the bronze age, and Monti Iblei (Sicily). These three principal area of propagation are characterized by a presence of good quality raw material (flint) and high forestall coverage; in theory the “campignien” tools are strongly related to the timber processing. The sudden appearance in Italy and in the rest of the European mediterranean area of this technology shows that its evolution is happened outside Italy and it accompanied the spread of the techno-cultural Neolithic innovation.

Calattini, M. (2011). Il fenomeno campignano:seriazione e diffusione in Italia durante l'Eneolitico. In Atti della XLIII Riunione Scientifica dell'I.I.P.P. "L'Età del rame in Italia" (pp.209-212).

Il fenomeno campignano:seriazione e diffusione in Italia durante l'Eneolitico

CALATTINI, MAURO
2011-01-01

Abstract

Il fenomeno Campignano:seriazione e diffusione in Italia durante l’Eneolitico Il Campignano, considerato fino alla metà degli anni ’50 come una cultura neolitica a se stante seppur legata ad un ambiente particolare,è oggi valutato, per la sua durata cronologia, un aspetto tecnologico. La sua presenza,secondo gli ultimi dati,va dal Neolitico a ceramiche impresse alle fasi iniziali del Bronzo Medio. In questo arco di tempo raggiunge il suo apice,sia nella diffusione territoriale sia nel perfezionamento tecnologico, proprio nell’Eneolitico. La sua diffusione non è omogenea sul territorio nazionale risulta massicciamente presente sul Gargano e su buona parte del versante adriatico dove nella sua diffusione è legata al diffondersi della ceramica impressa. Nelle altre regioni raggiunge una certa consistenza sui Monti Lessini nel veronese ed sui Monti Iblei in Sicilia. Nel veronese ha la sua massima estensione cronologica fine al Bronzo Medio. Le tre zone di massima diffusione sono tutte caratterizzate da buona presenza di materia prima (selce) necessaria per la fabbricazione degli strumenti e notevole copertura arborea;si pensa infatti che tali strumenti fossero proprio indirizzati alla lavorazione del legname. L’improvvisa comparsa in Italia e nel resto dell’Europa mediterranea di questa tecnologia indica che la sua evoluzione è avvenuta al di fuori e che è arrivata da noi tra le novità tecno-culturali diffuse con l’avvento della neolitizzazione. The Campignien phenomenon: seriation and diffusion in Italy during the Copper age. The “Campignien” was considered till the middle of ‘50s like a peculiar Neolithic culture, but nowadays it is clear, principally cause is chronology extension, that we must reconsider its phenomenology like only a technological feature. It is extended from the first Neolithic till the end of the middle Bronze age, and it is during the Eneolithic that it reaches its maximum as concern as the geographical extension in the peninsula as the technological improvements. Its diffusion is not homogeneous in Italy but we record strongly concentration in Gargano and generally on the Adriatic side where the propagation is related constantly to the impressed ceramic. In the other regions it is principally concentrated in the area of Monti Lessini (Verona), till the bronze age, and Monti Iblei (Sicily). These three principal area of propagation are characterized by a presence of good quality raw material (flint) and high forestall coverage; in theory the “campignien” tools are strongly related to the timber processing. The sudden appearance in Italy and in the rest of the European mediterranean area of this technology shows that its evolution is happened outside Italy and it accompanied the spread of the techno-cultural Neolithic innovation.
2011
9788860450968
Calattini, M. (2011). Il fenomeno campignano:seriazione e diffusione in Italia durante l'Eneolitico. In Atti della XLIII Riunione Scientifica dell'I.I.P.P. "L'Età del rame in Italia" (pp.209-212).
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