Il volume nasce dall'esperienza svolta nell'ambito del LIAAM, il laboratorio del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena, al quale fa capo la gestione informativa di tutti i dati raccolti e condivisi all'interno della struttura. Attraverso la presentazione delle tecnologie usate, delle finalità alle quali sono state applicate (si spazia dall'uso dei database per l'archiviazione dei dati, alla utilizzazione del GIS per la costruzione e gestione della cartografia archeologica, con particolari applicazioni finalizzate all'archiviazione e gestione del patrimonio storico-archeologico urbano e della documentazione archeologica di scavo, all'esposizione delle potenzialità della tecnologia laser 3D per il rilievo di monumenti e stratigrafie e la costruzione di documentazione fotorealistica e di oggetti per analisi specialistiche, alla utilizzazione delle tecnologie multimediali e del Web per la documentazione e la comunicazione del dato archeologico) gli autori espongono una sorta di linee guida di cui si dovrebbe tenere conto nella realizzazione di sistemi informatizzati per l'archeologia, dai più elementari archivi lineari ai complessi sistemi onnicomprensivi. L'esperienza di Siena non pretende di assumere un valore assoluto, ma rappresenta il tentativo di aprire una discussione e ricercare un comune terreno di registrazione in grado di far realmente confrontare e possibilmente interagire i dati prodotti da diversi gruppi di lavoro.
Fronza, V., Nardini, A., Valenti, M. (a cura di). (2009). Informatica e Archeologia Medievale. L'esperienza senese. FIRENZE : All'Insegna del Giglio.
Informatica e Archeologia Medievale. L'esperienza senese
FRONZA, VITTORIO;NARDINI, ALESSANDRA;VALENTI, MARCO
2009-01-01
Abstract
Il volume nasce dall'esperienza svolta nell'ambito del LIAAM, il laboratorio del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell'Università di Siena, al quale fa capo la gestione informativa di tutti i dati raccolti e condivisi all'interno della struttura. Attraverso la presentazione delle tecnologie usate, delle finalità alle quali sono state applicate (si spazia dall'uso dei database per l'archiviazione dei dati, alla utilizzazione del GIS per la costruzione e gestione della cartografia archeologica, con particolari applicazioni finalizzate all'archiviazione e gestione del patrimonio storico-archeologico urbano e della documentazione archeologica di scavo, all'esposizione delle potenzialità della tecnologia laser 3D per il rilievo di monumenti e stratigrafie e la costruzione di documentazione fotorealistica e di oggetti per analisi specialistiche, alla utilizzazione delle tecnologie multimediali e del Web per la documentazione e la comunicazione del dato archeologico) gli autori espongono una sorta di linee guida di cui si dovrebbe tenere conto nella realizzazione di sistemi informatizzati per l'archeologia, dai più elementari archivi lineari ai complessi sistemi onnicomprensivi. L'esperienza di Siena non pretende di assumere un valore assoluto, ma rappresenta il tentativo di aprire una discussione e ricercare un comune terreno di registrazione in grado di far realmente confrontare e possibilmente interagire i dati prodotti da diversi gruppi di lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/32753
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