Si osserva come il volume preso in esame affronti alcune problematiche, singolarmente trascurate nella letteratura scientifica internazionale, riguardanti le concezioni della classe dominante e del ruolo dell'élite politico-intellettuale elaborate da alcuni pensatori politici tedeschi dal 1871 al 1918. Si pone l'accento sull'innovativo raffronto fra il pensiero politico di Treitschke e di Schmoller, due tra i capiscuola più rilevanti della dottrina dello Stato nel Keiserreich bismarkiano-guglielmino, e le concezioni elaborate da Kautsky e Bernstein, esponenti del coevo movimento socialista tedesco.
Manfredini, I. (2008). Recensione di AMATO S., Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco (1871-1918), Firenze, Olschki, 2008, pp. 298 (Il Pensiero Politico, 30). IL PENSIERO POLITICO, XLI, 415-417.
Recensione di AMATO S., Aristocrazia politico-culturale e classe dominante nel pensiero tedesco (1871-1918), Firenze, Olschki, 2008, pp. 298 (Il Pensiero Politico, 30).
MANFREDINI, IRENE
2008-01-01
Abstract
Si osserva come il volume preso in esame affronti alcune problematiche, singolarmente trascurate nella letteratura scientifica internazionale, riguardanti le concezioni della classe dominante e del ruolo dell'élite politico-intellettuale elaborate da alcuni pensatori politici tedeschi dal 1871 al 1918. Si pone l'accento sull'innovativo raffronto fra il pensiero politico di Treitschke e di Schmoller, due tra i capiscuola più rilevanti della dottrina dello Stato nel Keiserreich bismarkiano-guglielmino, e le concezioni elaborate da Kautsky e Bernstein, esponenti del coevo movimento socialista tedesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/26226
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