Il saggio esamina un corpus di rappresentazioni del tema iconografico della Madonna della Misericordia nella produzione artistica senese. Lo schema più diffuso che vede l’immagine della Madonna in piedi in atto di tenere il mantello aperto a proteggere un gruppo di persone è affiancato dal tipo con la Madonna seduta in trono che protegge con un lembo del mantello un piccolo gruppo posto ad un lato del trono, entrambi gli schemi sono attestati a partire dal secolo XIII. Il più antico esempio senese è costituito dalla piccola tavoletta con la Madonna dei francescani, opera giovanile di Duccio. L’iconografia della Madonna della Misericordia viene utilizzata da corporazioni e ordini religiosi spesso per documentare la protezione e predilezione della Vergine nei loro confronti. In altri contesti indica l’attività caritatevole di certe istituzioni come gli spedali della Misericordia e del S. Maria della Scala o il Monte Pio. Nelle scene del Giudizio universale sta a significare la Misericordia divina come si può vedere in un lacerto di affresco nella chiesa dei Servi di Siena. All’inizio del secolo XVI viene utilizzata a Siena per come precoce rappresentazione dell’Immacolata Concezione, la cui iconografia verrà codificata dopo qualche decennio, nella tavola realizzata da Giovanni di Lorenzo per la vittoria conseguita dai senesi sulle truppe di Clemente VII attribuita alla protezione dell’Immacolata Concezione. Nel corso del XVI secolo il tema andrà scomparendo in tutta l’arte occidentale a favore di altri soggetti mariani promossi dalla controriforma come la Madonna del Rosario e l’Immacolata concezione ma anche a favore di culti locali nascono intorno a immagini miracolose come, a Siena, la Madonna di Provenzano.

Gianni, A. (2004). L'iconografia della Madonna della Misericordia nell'arte senese. In La misericordia dei laici a Siena dal 1250 all'anno 2000 (pp. 94-111). SIENA.

L'iconografia della Madonna della Misericordia nell'arte senese

GIANNI, ALESSANDRA
2004-01-01

Abstract

Il saggio esamina un corpus di rappresentazioni del tema iconografico della Madonna della Misericordia nella produzione artistica senese. Lo schema più diffuso che vede l’immagine della Madonna in piedi in atto di tenere il mantello aperto a proteggere un gruppo di persone è affiancato dal tipo con la Madonna seduta in trono che protegge con un lembo del mantello un piccolo gruppo posto ad un lato del trono, entrambi gli schemi sono attestati a partire dal secolo XIII. Il più antico esempio senese è costituito dalla piccola tavoletta con la Madonna dei francescani, opera giovanile di Duccio. L’iconografia della Madonna della Misericordia viene utilizzata da corporazioni e ordini religiosi spesso per documentare la protezione e predilezione della Vergine nei loro confronti. In altri contesti indica l’attività caritatevole di certe istituzioni come gli spedali della Misericordia e del S. Maria della Scala o il Monte Pio. Nelle scene del Giudizio universale sta a significare la Misericordia divina come si può vedere in un lacerto di affresco nella chiesa dei Servi di Siena. All’inizio del secolo XVI viene utilizzata a Siena per come precoce rappresentazione dell’Immacolata Concezione, la cui iconografia verrà codificata dopo qualche decennio, nella tavola realizzata da Giovanni di Lorenzo per la vittoria conseguita dai senesi sulle truppe di Clemente VII attribuita alla protezione dell’Immacolata Concezione. Nel corso del XVI secolo il tema andrà scomparendo in tutta l’arte occidentale a favore di altri soggetti mariani promossi dalla controriforma come la Madonna del Rosario e l’Immacolata concezione ma anche a favore di culti locali nascono intorno a immagini miracolose come, a Siena, la Madonna di Provenzano.
2004
8880241184
Gianni, A. (2004). L'iconografia della Madonna della Misericordia nell'arte senese. In La misericordia dei laici a Siena dal 1250 all'anno 2000 (pp. 94-111). SIENA.
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