Il contributo prende in considerazione le problematiche connesse alla progettazione di uno strumento informatico per l’archiviazione e l’elaborazione dei reperti archeozoologici. Viene presentato un sistema di archivi in uso presso la Sezione di Preistoria e l’Area di Archeologia Medievale del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena. Avvalendosi dell’esperienza maturata presso il Laboratorio d’Informatica Applicata all’Archeologia Medievale (LIAAM; http://archeologiamedievale.unisi.it) si è impostata una soluzione aperta e flessibile. L’evoluzione del DBMS (nato nel 1996), la descrizione dettagliata delle sue funzionalità e le possibilità offerte dal suo utilizzo sono affrontate da un punto di vista della pratica archeozoologica. Si trattano anche aspetti informatici, quali l’architettura dei dati, la scelta del grado di dettaglio, la normalizzazione del linguaggio, la realizzazione dell’interfaccia utente, la codifica di utilities di automazione. In definitiva il DBMS che qui proponiamo si è rivelato efficace nella pratica della ricerca; la schedatura informatizzata riduce la ricorrenza di errori durante l’immissione dei dati, permette il confronto fra contesti diversificati e, soprattutto, fornisce mezzi potenti per l’elaborazione in tempo reale di uno o più campioni.
Boscato, P., Fronza, V., Salvadori, F. (2005). Proposta di un database per i reperti faunistici. In Atti del 3° Convegno Nazionale di Archeozoologia (pp.1-13). Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Roma.
Proposta di un database per i reperti faunistici
BOSCATO, PAOLO;FRONZA, VITTORIO;SALVADORI, FRANK
2005-01-01
Abstract
Il contributo prende in considerazione le problematiche connesse alla progettazione di uno strumento informatico per l’archiviazione e l’elaborazione dei reperti archeozoologici. Viene presentato un sistema di archivi in uso presso la Sezione di Preistoria e l’Area di Archeologia Medievale del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena. Avvalendosi dell’esperienza maturata presso il Laboratorio d’Informatica Applicata all’Archeologia Medievale (LIAAM; http://archeologiamedievale.unisi.it) si è impostata una soluzione aperta e flessibile. L’evoluzione del DBMS (nato nel 1996), la descrizione dettagliata delle sue funzionalità e le possibilità offerte dal suo utilizzo sono affrontate da un punto di vista della pratica archeozoologica. Si trattano anche aspetti informatici, quali l’architettura dei dati, la scelta del grado di dettaglio, la normalizzazione del linguaggio, la realizzazione dell’interfaccia utente, la codifica di utilities di automazione. In definitiva il DBMS che qui proponiamo si è rivelato efficace nella pratica della ricerca; la schedatura informatizzata riduce la ricorrenza di errori durante l’immissione dei dati, permette il confronto fra contesti diversificati e, soprattutto, fornisce mezzi potenti per l’elaborazione in tempo reale di uno o più campioni.File | Dimensione | Formato | |
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