Il presente lavoro di ricerca si è occupato dello studio della geochimica dei gas immessi in atmosfera da una sorgente naturale (putizza) ubicata lungo una faglia situata nell’area di Pian del Poggiaccio (Sovicille, Siena), con particolare riferimento ad alcune specie ecotossiche (Sb, As, Hg) caratterizzanti queste emissioni. I prelievi dei fluidi emessi dalla putizza sono stati effettuati secondo le linee guida del metodo EPA n° 29 del 2000, in parte modificato. Lo studio ha anche preso in considerazione la dispersione nell’ambiente circostante di alcune specie chimiche, tra cui As, Hg, Sb, Fe, Cu e Pb, tramite un monitoraggio effettuato con trapianti lichenici di breve e lungo periodo, e del gas H2S, la cui concentrazione in aria è stata stimata attraverso campionatori passivi, ubicati in opportune stazioni di prelievo. La composizione chimica dei gas emessi dalla putizza vede la CO2 quale costituente largamente maggiore, seguita in ordine di abbondanza da N2, CH4,O2+Ar e H2S. Per quanto riguarda gli elementi in traccia studiati nei gas emessi dalla putizza, il mercurio mostra le concentrazioni più elevate e risulta circa 5 volte più abbondante dell’antimonio. I dati forniti dai trapianti lichenici indicano fenomeni di accumulo molto marcati per l'antimonio, piuttosto evidenti per l'arsenico ed impercettibili per il mercurio. L’inversione dei rapporti di accumulo nei licheni rispetto alle immissioni in aria di antimonio, arsenico e mercurio, consentono di scartare l’ipotesi che le emissioni della putizza siano la fonte diretta dei fenomeni di accumulo osservati. I dati disponibili e l’ottima correlazione delle concentrazioni di antimonio e arsenico con quelle di un elemento geogenico quale il ferro consentono di spiegare i processi di accumulo osservati, che sono da attribuire al locale pulviscolo atmosferico arricchito in antimonio e arsenico. Le concentrazioni di H2S, rilevate da campionatori passivi ubicati in prossimità della putizza, raggiungono spesso dei valori in aria che superano il limite indicato dall'OMS per la protezione della salute umana.
Baroni, F., DI LELLA, L.A., Neri, E., Pisani, A., Protano, G., Riccobono, F. (2010). Effetti a breve e a lungo periodo dell'immissione in atmosfera di gas endogeni da una sorgente naturale. In CODICE ARMONICO 2010 (pp.201-208). PISA : Edizioni ETS.
Effetti a breve e a lungo periodo dell'immissione in atmosfera di gas endogeni da una sorgente naturale
BARONI, FABIO;DI LELLA, LUIGI ANTONELLO;PROTANO, GIUSEPPE;RICCOBONO, FRANCESCO
2010-01-01
Abstract
Il presente lavoro di ricerca si è occupato dello studio della geochimica dei gas immessi in atmosfera da una sorgente naturale (putizza) ubicata lungo una faglia situata nell’area di Pian del Poggiaccio (Sovicille, Siena), con particolare riferimento ad alcune specie ecotossiche (Sb, As, Hg) caratterizzanti queste emissioni. I prelievi dei fluidi emessi dalla putizza sono stati effettuati secondo le linee guida del metodo EPA n° 29 del 2000, in parte modificato. Lo studio ha anche preso in considerazione la dispersione nell’ambiente circostante di alcune specie chimiche, tra cui As, Hg, Sb, Fe, Cu e Pb, tramite un monitoraggio effettuato con trapianti lichenici di breve e lungo periodo, e del gas H2S, la cui concentrazione in aria è stata stimata attraverso campionatori passivi, ubicati in opportune stazioni di prelievo. La composizione chimica dei gas emessi dalla putizza vede la CO2 quale costituente largamente maggiore, seguita in ordine di abbondanza da N2, CH4,O2+Ar e H2S. Per quanto riguarda gli elementi in traccia studiati nei gas emessi dalla putizza, il mercurio mostra le concentrazioni più elevate e risulta circa 5 volte più abbondante dell’antimonio. I dati forniti dai trapianti lichenici indicano fenomeni di accumulo molto marcati per l'antimonio, piuttosto evidenti per l'arsenico ed impercettibili per il mercurio. L’inversione dei rapporti di accumulo nei licheni rispetto alle immissioni in aria di antimonio, arsenico e mercurio, consentono di scartare l’ipotesi che le emissioni della putizza siano la fonte diretta dei fenomeni di accumulo osservati. I dati disponibili e l’ottima correlazione delle concentrazioni di antimonio e arsenico con quelle di un elemento geogenico quale il ferro consentono di spiegare i processi di accumulo osservati, che sono da attribuire al locale pulviscolo atmosferico arricchito in antimonio e arsenico. Le concentrazioni di H2S, rilevate da campionatori passivi ubicati in prossimità della putizza, raggiungono spesso dei valori in aria che superano il limite indicato dall'OMS per la protezione della salute umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/18076
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