INTRODUZIONE Dal 2007 al 2010 in provincia di Grosseto la percentuale di stranieri residenti è passata dal 5,3% all’8,2 %; di questi più della metà sono donne in età non avanzata. OBIETTIVI Valutare eventuali differenze tra donne italiane e immigrate relativamente a decorso della gravidanza e del parto e condizioni dei neonati. MATERIALI E METODI I dati sono stati estratti dai certificati di assistenza al parto prodotti in provincia di Grosseto negli anni 2007-2009. Sono state studiate le seguenti variabili: madre (nazionalità, età, titolo di studio, condizione professionale, parti precedenti ), decorso gravidanza, modalità di parto, neonato (vitalità, apgar, prematurità, peso alla nascita). Sono state svolte analisi univariate stratificate mediante EPIINFO. RISULTATI Il campione esaminato è costituito da 4717 donne (80,9% italiane, 16% straniere). L’età media è 33 anni (16-48), significativamente più bassa nelle donne immigrate (28,5 vs 32,9; p<0,001). La percentuale di donne disoccupate nelle immigrate è più che doppia rispetto alle italiane (33 vs 15; p<0,001). La percentuale di donne senza titolo di studio è significativamente più alta nelle immigrate (0,1 vs 2,5; p<0,001), mentre tra le stesse è significativamente più bassa quella delle laureate (20 vs 8,6; p<0,001) Le gravidanze patologiche sono più frequenti fra le immigrate nelle fasce di età 25-29 (20 vs 13; p= 0,03) e 35-39 (15 vs 27; p= 0,005). Per quasi tutte le classi di età esiste una frequenza significativamente maggiore di nati pretermine fra le immigrate. Fra le laureate, le immigrate presentano una percentuale più alta di decorso patologico (27 vs 14; p= 0,009). Nelle donne con diploma superiore c’è una differenza significativa nel ricorso al taglio cesareo fra immigrate e non (15 vs 23; p=0,001). Nelle occupate le gravidanze patologiche ed i nati pretermine sono più frequenti fra le immigrate (rispettivamente 23 vs 14, p< 0,001 e 20 vs 15, p= 0,01) mentre il taglio cesareo d’elezione è più frequente nelle italiane rispetto alle immigrate (23 vs 20, p= 0,009). CONCLUSIONI Le differenze emerse negli esiti della gravidanza e del parto, fra italiane ed immigrate, sembrano essere legate più a disparità di tipo sociale che non all’assistenza sanitaria: tale considerazione si basa sul fatto che i gruppi in cui assistiamo a maggiori differenze nell’ incidenza di complicanze, sono quelli delle laureate ed occupate, mentre tra gli altri ( titolo di studio inferiore, disoccupate) queste differenze sono meno importanti. Sappiamo infatti che le immigrate, qualunque sia il titolo di studio, sono spesso impegnate in lavori meno qualificati e fisicamente più impegnativi rispetto alle loro pari italiane.

Nistico', F., Piacentini, P., Quercioli, C., Nante, N. (2011). Peculiarità di gravidanza e parto di donne immigrate in provincia di Grosseto. In ATTI XII CONFERENZA NAZIONALE DI SANITA' PUBBLICA S.It.I. (pp.591-591).

Peculiarità di gravidanza e parto di donne immigrate in provincia di Grosseto

QUERCIOLI, C.;NANTE, N.
2011-01-01

Abstract

INTRODUZIONE Dal 2007 al 2010 in provincia di Grosseto la percentuale di stranieri residenti è passata dal 5,3% all’8,2 %; di questi più della metà sono donne in età non avanzata. OBIETTIVI Valutare eventuali differenze tra donne italiane e immigrate relativamente a decorso della gravidanza e del parto e condizioni dei neonati. MATERIALI E METODI I dati sono stati estratti dai certificati di assistenza al parto prodotti in provincia di Grosseto negli anni 2007-2009. Sono state studiate le seguenti variabili: madre (nazionalità, età, titolo di studio, condizione professionale, parti precedenti ), decorso gravidanza, modalità di parto, neonato (vitalità, apgar, prematurità, peso alla nascita). Sono state svolte analisi univariate stratificate mediante EPIINFO. RISULTATI Il campione esaminato è costituito da 4717 donne (80,9% italiane, 16% straniere). L’età media è 33 anni (16-48), significativamente più bassa nelle donne immigrate (28,5 vs 32,9; p<0,001). La percentuale di donne disoccupate nelle immigrate è più che doppia rispetto alle italiane (33 vs 15; p<0,001). La percentuale di donne senza titolo di studio è significativamente più alta nelle immigrate (0,1 vs 2,5; p<0,001), mentre tra le stesse è significativamente più bassa quella delle laureate (20 vs 8,6; p<0,001) Le gravidanze patologiche sono più frequenti fra le immigrate nelle fasce di età 25-29 (20 vs 13; p= 0,03) e 35-39 (15 vs 27; p= 0,005). Per quasi tutte le classi di età esiste una frequenza significativamente maggiore di nati pretermine fra le immigrate. Fra le laureate, le immigrate presentano una percentuale più alta di decorso patologico (27 vs 14; p= 0,009). Nelle donne con diploma superiore c’è una differenza significativa nel ricorso al taglio cesareo fra immigrate e non (15 vs 23; p=0,001). Nelle occupate le gravidanze patologiche ed i nati pretermine sono più frequenti fra le immigrate (rispettivamente 23 vs 14, p< 0,001 e 20 vs 15, p= 0,01) mentre il taglio cesareo d’elezione è più frequente nelle italiane rispetto alle immigrate (23 vs 20, p= 0,009). CONCLUSIONI Le differenze emerse negli esiti della gravidanza e del parto, fra italiane ed immigrate, sembrano essere legate più a disparità di tipo sociale che non all’assistenza sanitaria: tale considerazione si basa sul fatto che i gruppi in cui assistiamo a maggiori differenze nell’ incidenza di complicanze, sono quelli delle laureate ed occupate, mentre tra gli altri ( titolo di studio inferiore, disoccupate) queste differenze sono meno importanti. Sappiamo infatti che le immigrate, qualunque sia il titolo di studio, sono spesso impegnate in lavori meno qualificati e fisicamente più impegnativi rispetto alle loro pari italiane.
2011
Nistico', F., Piacentini, P., Quercioli, C., Nante, N. (2011). Peculiarità di gravidanza e parto di donne immigrate in provincia di Grosseto. In ATTI XII CONFERENZA NAZIONALE DI SANITA' PUBBLICA S.It.I. (pp.591-591).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/17272
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