Il promontorio dell’Argentario nel Paleolitico medio. Come geomatica, geologia e archeologia possono ricostruire i paesaggi del passato

The reconstruction of settlement dynamics adopted by hunter-gatherer Paleolithic groups is a great interest topic among prehistory scholars. Since the pioneering studies of New Archaeology, research has identified, in modern human groups, different modalities of management the territory depending on the mobility strategies of these groups. Furthermore, various material correlates (susceptible to entry into the archaeological record) have been recognized as more or less characterizing proxies of these mobility strategies. The concept of mobility, however, cannot be abstracted and separated from the specific context in which a certain human group carries out its movements, nor can this geographical context be understood without the set of components that make it a “landscape” (which is not ahistorical, but changes over time). The first high resolution paleogeographic reconstruction of the coastal area around the Grotta dei Santi (Monte Argentario – GR) during the Neanderthal occupation is presented here. The orography around the site was reconstructed at about 45,000 years ago (when the sea level was approximately 74 m lower than today), through the combination of data from different datasets, directly into a GIS environment. The large coastal plain extending in front of the cave played an important strategic role due to the proximity and control of several essential resources.

La ricostruzione delle dinamiche insediative adottate dai gruppi di cacciatori-raccoglitori paleolitici è oggetto di grande interesse presso gli studiosi di preistoria. Sin dagli studi pionieristici della New Archaeology, la ricerca ha identificato, nei moderni gruppi umani, differenti modalità di gestione del territorio in funzione del tipo di mobilità adottato. Inoltre, diversi correlati materiali (suscettibili di entrare a far parte del record archeologico) sono stati riconosciuti come proxy più o meno caratterizzanti di questi tipi di mobilità. Il concetto di mobilità, tuttavia, non può essere astratto e separato dallo specifico contesto in cui un certo gruppo umano effettua i propri spostamenti, né questo contesto geografico può essere compreso senza l’insieme di componenti che ne fanno un “paesaggio” (le quali non sono astoriche, ma cambiano nel tempo). È qui presentata la prima ricostruzione paleogeografica ad alta risoluzione della zona costiera intorno alla Grotta dei Santi (Monte Argentario – GR), relativa al periodo in cui tale sito era frequentato da gruppi neandertaliani. In un ambiente GIS, attraverso la combinazione di dati relativi a diversi dataset, è stata ricostruita l’orografia intorno al sito intorno a 45000 anni fa (quando il livello del mare era più basso di circa 74 m). La vasta pianura costiera che si estendeva di fronte alla grotta svolgeva un importante ruolo strategico per la vicinanza e il controllo di diverse risorse essenziali.