La nota ha per oggetto il commento di una recente sentenza della Cassazione penale con cui è stato enunciato il principio di diritto secondo cui il giudice di merito è sempre tenuto a valutare i criteri direttivi di cui all’art. 133 c.p. sia ai fini della determinazione della pena da infliggere sia, subito dopo, ai fini dell’esercizio del potere discrezionale nell’individuazione della pena sostitutiva (ex art. 58, L. n. 689/1981), con la conseguenza che tra i due giudizi deve sussistere un rapporto di coerenza/continuità e non di ‘‘insanabile contraddittorietà’’.
Guidi, D. (2024). Esercizio del potere discrezionale di sostituzione e rilevanza dei criteri di cui all’art. 133 c.p. GIURISPRUDENZA ITALIANA(8-9), 1950-1957.
Esercizio del potere discrezionale di sostituzione e rilevanza dei criteri di cui all’art. 133 c.p.
Dario Guidi
2024-01-01
Abstract
La nota ha per oggetto il commento di una recente sentenza della Cassazione penale con cui è stato enunciato il principio di diritto secondo cui il giudice di merito è sempre tenuto a valutare i criteri direttivi di cui all’art. 133 c.p. sia ai fini della determinazione della pena da infliggere sia, subito dopo, ai fini dell’esercizio del potere discrezionale nell’individuazione della pena sostitutiva (ex art. 58, L. n. 689/1981), con la conseguenza che tra i due giudizi deve sussistere un rapporto di coerenza/continuità e non di ‘‘insanabile contraddittorietà’’.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/1271675