Nel ripercorrere le linee guida della zooantropologia stoica, Seneca ‘gareggia’ con i suoi modelli teorici e ridisegna, nel de beneficiis, una possibilità di reciprocità (sia pur di secondo ordine) fra l’uomo e il mondo animale da un lato, e fra il sapiens e gli umani deteriori dall’altro lato.
Li Causi, P. (2017). Officia etiam ferae sentiunt: doveri interspecifici e relazioni uomo-animale in Sen. ben. 1.2.5. In M. Formisano, R. R. Marchese (a cura di), In gara col modello: studi sull'idea di competizione nella letteratura latina: un libro per Giusto Picone (pp. 155-177). Palermo : Palermo University Press.
Officia etiam ferae sentiunt: doveri interspecifici e relazioni uomo-animale in Sen. ben. 1.2.5
Li Causi, Pietro
2017-01-01
Abstract
Nel ripercorrere le linee guida della zooantropologia stoica, Seneca ‘gareggia’ con i suoi modelli teorici e ridisegna, nel de beneficiis, una possibilità di reciprocità (sia pur di secondo ordine) fra l’uomo e il mondo animale da un lato, e fra il sapiens e gli umani deteriori dall’altro lato.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/11365/1260903