Contrariamente a quanto i più ancora oggi sono disposti a credere, il prospetto meridionale del duomo di Siena non appartiene alle fasi edificative medievali, ma è stato realizzato nel pieno del pontificato di Alessandro VII (1659-1663) secondo principi di conclamata conformitas ‘neo-medievale’. Nel procedere dei lavori sempre più assunse piena funzionalità il reimpiego di materiali scultorei della fabbrica medievale, fino all’allestimento trionfale all’apice della fiancata di un ciclo di ‘Apostoli’ trecentesco, sottratto ai pilastri della navata maggiore per lasciar spazio a una serie di statue intagliate, nel pieno gusto del barocco romano, da Giuseppe Mazzuoli (1644-1725).
Bartalini, R. (In corso di stampa). Conformitas e reimpiego nel duomo di Siena. In Le pietre e il tempo: moderni destini della scultura medievale.
Conformitas e reimpiego nel duomo di Siena
Roberto Bartalini
In corso di stampa
Abstract
Contrariamente a quanto i più ancora oggi sono disposti a credere, il prospetto meridionale del duomo di Siena non appartiene alle fasi edificative medievali, ma è stato realizzato nel pieno del pontificato di Alessandro VII (1659-1663) secondo principi di conclamata conformitas ‘neo-medievale’. Nel procedere dei lavori sempre più assunse piena funzionalità il reimpiego di materiali scultorei della fabbrica medievale, fino all’allestimento trionfale all’apice della fiancata di un ciclo di ‘Apostoli’ trecentesco, sottratto ai pilastri della navata maggiore per lasciar spazio a una serie di statue intagliate, nel pieno gusto del barocco romano, da Giuseppe Mazzuoli (1644-1725).File | Dimensione | Formato | |
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