The European Court of Human Rights ruled on the legitimacy of the disciplinary dismissal imposed on a cleaning employee of the Turkish Ministry of National Education who had liked political and general interest content on Facebook, focusing on the link between freedom of expression and employees' duty of care. In particular, the judges assessed the proportionality of the penalty applied in relation to the real impact of the employee's gesture, also considering the difference between creating and simply liking online content.

La Cedu si è espressa sulla legittimità del licenziamento disciplinare irrogato a un’addetta alle pulizie del Ministero dell’Istruzione Nazionale turco che aveva messo “mi piace” a dei contenuti di natura politica e d’interesse generale su Facebook, soffermandosi sul nesso tra libertà di espressione e obbligo di diligenza dei lavoratori. In particolare, i giudici hanno valutato la proporzionalità della sanzione applicata rispetto al reale impatto del gesto della dipendente, considerando inoltre la differenza che intercorre tra la creazione e il semplice apprezzamento di contenuti online.

Valenti, C. (2021). I confini tra libertà di espressione e obbligo di diligenza nell’era dei social network. RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, 72(3 (Parte 2. RGL Giurisprudenza Online Newsletter n. 8-9)), 2-7.

I confini tra libertà di espressione e obbligo di diligenza nell’era dei social network

Carlo Valenti
2021-01-01

Abstract

The European Court of Human Rights ruled on the legitimacy of the disciplinary dismissal imposed on a cleaning employee of the Turkish Ministry of National Education who had liked political and general interest content on Facebook, focusing on the link between freedom of expression and employees' duty of care. In particular, the judges assessed the proportionality of the penalty applied in relation to the real impact of the employee's gesture, also considering the difference between creating and simply liking online content.
2021
La Cedu si è espressa sulla legittimità del licenziamento disciplinare irrogato a un’addetta alle pulizie del Ministero dell’Istruzione Nazionale turco che aveva messo “mi piace” a dei contenuti di natura politica e d’interesse generale su Facebook, soffermandosi sul nesso tra libertà di espressione e obbligo di diligenza dei lavoratori. In particolare, i giudici hanno valutato la proporzionalità della sanzione applicata rispetto al reale impatto del gesto della dipendente, considerando inoltre la differenza che intercorre tra la creazione e il semplice apprezzamento di contenuti online.
Valenti, C. (2021). I confini tra libertà di espressione e obbligo di diligenza nell’era dei social network. RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE, 72(3 (Parte 2. RGL Giurisprudenza Online Newsletter n. 8-9)), 2-7.
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I confini tra libertà di espressione e obbligo di diligenza nell’era dei social network, in RGL Giurisprudenza online Newsletter n. 8-9 2021.pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1235383