La pandemia da Covid-19 ha posto all’attenzione nuove priorità per i cittadini e collocato nuove istanze al centro del discorso pubblico ma ha anche riconfermato la rilevanza del locale, andando a configurare i territori come laboratori del mutamento sociale dove è stato possibile osservare il divenire della crisi nei suoi effetti di disintegrazione e rigenerazione sociale (Morin 1976). A livello globale, si è assistito alla diffusione di iniziative di spontaneismo solidale e mutualismo, radicate territorialmente nelle reti di prossimità ed orientate a supportare quelle categorie di soggetti che sono state più duramente colpite dall’emergenza. La ricerca su questo fenomeno di portata globale risulta ancora poco sistematizzata, tuttavia, pur nella significativa eterogeneità di esperienze inscindibilmente radicate nei contesti socio-territoriali di riferimento, le indagini disponibili sembrano suggerire la presenza di alcune caratteristiche ricorrenti. Tra queste, la relativa autonomia delle iniziative emergenti rispetto alle istituzioni (Pleyers 2020) una rinnovata centralità acquisita dalle relazioni di prossimità tra vicini che rivelerebbe, in alcuni casi, un potenziale generativo di inclusione in grado di ridefinire il legame sociale a livello territoriale e, con esso, i significati stessi degli spazi urbani (Carbone 2020, Giaccardi, Magatti 2020, Mela 2020). Il contributo proposto si colloca nell’ambito di questo filone della riflessione sociologica, concentrandosi sulle dimensioni territoriali del quartiere e del vicinato per analizzare gli effetti che, nella prima fase della pandemia da Covid-19, l’esperienza del distanziamento forzato ha generato rispetto al legame sociale e alle forme della solidarietà. Oltre a tentare una sistematizzazione degli aspetti emergenti dalla letteratura sociologica in questo specifico ambito tematico, saranno presentati i risultati di un’indagine esplorativa che, adottando una metodologia mista, ha avuto l’obiettivo di analizzare, attraverso lo sguardo dei cittadini, le modifiche registrate in questo periodo rispetto a: a) la declinazione del legame sociale nelle relazioni di vicinato; b) le eventuali vulnerabilità, pregresse e/o che sono emerse nel corso del lockdown, rispetto a specifiche categorie di residenti; c) le eventuali azioni messe in atto dai singoli cittadini e/o dalle associazioni in un momento così delicato per rafforzare la solidarietà e l’aiuto reciproco (Aime 2019).

Bianchi, F., Milani, S. (2022). Legame sociale e forme della solidarietà: sui riflessi territoriali dell’emergenza pandemica. In M. Pendenza, F. Antonelli, R. Iannone, G. Ricotta (a cura di), Riassemblare la società: teorie, crisi, solidarietà e conflitti sociali nel mondo contemporaneo (pp. 285-298). Perugia : Morlacchi.

Legame sociale e forme della solidarietà: sui riflessi territoriali dell’emergenza pandemica

Bianchi, Francesca;Milani, Stella
2022-01-01

Abstract

La pandemia da Covid-19 ha posto all’attenzione nuove priorità per i cittadini e collocato nuove istanze al centro del discorso pubblico ma ha anche riconfermato la rilevanza del locale, andando a configurare i territori come laboratori del mutamento sociale dove è stato possibile osservare il divenire della crisi nei suoi effetti di disintegrazione e rigenerazione sociale (Morin 1976). A livello globale, si è assistito alla diffusione di iniziative di spontaneismo solidale e mutualismo, radicate territorialmente nelle reti di prossimità ed orientate a supportare quelle categorie di soggetti che sono state più duramente colpite dall’emergenza. La ricerca su questo fenomeno di portata globale risulta ancora poco sistematizzata, tuttavia, pur nella significativa eterogeneità di esperienze inscindibilmente radicate nei contesti socio-territoriali di riferimento, le indagini disponibili sembrano suggerire la presenza di alcune caratteristiche ricorrenti. Tra queste, la relativa autonomia delle iniziative emergenti rispetto alle istituzioni (Pleyers 2020) una rinnovata centralità acquisita dalle relazioni di prossimità tra vicini che rivelerebbe, in alcuni casi, un potenziale generativo di inclusione in grado di ridefinire il legame sociale a livello territoriale e, con esso, i significati stessi degli spazi urbani (Carbone 2020, Giaccardi, Magatti 2020, Mela 2020). Il contributo proposto si colloca nell’ambito di questo filone della riflessione sociologica, concentrandosi sulle dimensioni territoriali del quartiere e del vicinato per analizzare gli effetti che, nella prima fase della pandemia da Covid-19, l’esperienza del distanziamento forzato ha generato rispetto al legame sociale e alle forme della solidarietà. Oltre a tentare una sistematizzazione degli aspetti emergenti dalla letteratura sociologica in questo specifico ambito tematico, saranno presentati i risultati di un’indagine esplorativa che, adottando una metodologia mista, ha avuto l’obiettivo di analizzare, attraverso lo sguardo dei cittadini, le modifiche registrate in questo periodo rispetto a: a) la declinazione del legame sociale nelle relazioni di vicinato; b) le eventuali vulnerabilità, pregresse e/o che sono emerse nel corso del lockdown, rispetto a specifiche categorie di residenti; c) le eventuali azioni messe in atto dai singoli cittadini e/o dalle associazioni in un momento così delicato per rafforzare la solidarietà e l’aiuto reciproco (Aime 2019).
2022
978-88-9392-415-3
Bianchi, F., Milani, S. (2022). Legame sociale e forme della solidarietà: sui riflessi territoriali dell’emergenza pandemica. In M. Pendenza, F. Antonelli, R. Iannone, G. Ricotta (a cura di), Riassemblare la società: teorie, crisi, solidarietà e conflitti sociali nel mondo contemporaneo (pp. 285-298). Perugia : Morlacchi.
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