L’attuale società dell’informazione pretende chiarezza e diffusione di quel sapere di cui sono spesso tenutarie le università o i centri di ricerca e ormai da molti collegato alla comunicazione scientifica come linea strategica; su essa tutte le istituzioni dovrebbero convergere per favorire una cultura diffusa. I temi legati alla disseminazione si sono fatti sempre più importanti e centrali nel corso degli anni; il nostro lavoro non è considerato come pertinente al solo ambito intra-universitario, bensì deve avere una ricaduta diretta nei rapporti con la comunità. Sta dunque cambiando e comprende, in tale senso, la così detta terza missione che si definisce come un’attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attraverso la quale si attivano processi di interazione diretta con la società civile e il tessuto imprenditoriale; l’obiettivo corrisponde a promuovere la crescita economica, sociale e culturale del territorio: la conoscenza deve diventare strumento per produrre dei benefici di questa natura.

Valenti, M. (2022). Comunicare l’archeologia del Medio Evo: tra diffusione dei dati, narrazione, ricostruzione di “cose” e di “persone”. In E. Salvatori (a cura di), Il medievista come public historian (pp. 105-138). Roma : Istituto Storico Italiano per il Medio Evo.

Comunicare l’archeologia del Medio Evo: tra diffusione dei dati, narrazione, ricostruzione di “cose” e di “persone”

Valenti, Marco
2022-01-01

Abstract

L’attuale società dell’informazione pretende chiarezza e diffusione di quel sapere di cui sono spesso tenutarie le università o i centri di ricerca e ormai da molti collegato alla comunicazione scientifica come linea strategica; su essa tutte le istituzioni dovrebbero convergere per favorire una cultura diffusa. I temi legati alla disseminazione si sono fatti sempre più importanti e centrali nel corso degli anni; il nostro lavoro non è considerato come pertinente al solo ambito intra-universitario, bensì deve avere una ricaduta diretta nei rapporti con la comunità. Sta dunque cambiando e comprende, in tale senso, la così detta terza missione che si definisce come un’attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attraverso la quale si attivano processi di interazione diretta con la società civile e il tessuto imprenditoriale; l’obiettivo corrisponde a promuovere la crescita economica, sociale e culturale del territorio: la conoscenza deve diventare strumento per produrre dei benefici di questa natura.
2022
978-88-31445-25-2
Valenti, M. (2022). Comunicare l’archeologia del Medio Evo: tra diffusione dei dati, narrazione, ricostruzione di “cose” e di “persone”. In E. Salvatori (a cura di), Il medievista come public historian (pp. 105-138). Roma : Istituto Storico Italiano per il Medio Evo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1220114