L’Autore, dopo aver brevemente ricostruito quello che è lo schema di equilibrio vita lavoro attualmente promosso dall’Unione europea, definisce il ruolo che la flessibilità delle modalità di lavoro è chiamata a svolgere all’interno di quel modello. Constatato che, affinché gli istituti della flessibilità possano effettivamente considerarsi funzionali al work-life balance è necessario che essi consentano alla lavoratrice e al lavoratore di pianificare in un determinato segmento temporale lo svolgimento di attività attinenti alla sfera privata, nel saggio viene assunta la programmabilità del tempo come chiave di lettura del grado di attenzione che nel nostro ordinamento è riservato ai bisogni della persona che lavora con responsabilità familiari. Secondo questo paradigma sono prese in esame la disciplina domestica dell’orario di lavoro nel tempo pieno, quella del part-time e quella del lavoro da remoto nelle forme del telelavoro e del lavoro agile. I risultati mettono in luce una profonda incoerenza della disciplina sostanziale di quegli istituti con la finalità conciliativa cui apparentemente essi sono ispirati.
Calvellini, G. (2022). La flessibilità nella prospettiva del work-life balance: attualità e tendenze. In L. Gaeta (a cura di), La famiglia nel prisma giuslavoristico: valori, rapporti, tutele (pp. 47-68). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane.
La flessibilità nella prospettiva del work-life balance: attualità e tendenze
Calvellini Giovanni
2022-01-01
Abstract
L’Autore, dopo aver brevemente ricostruito quello che è lo schema di equilibrio vita lavoro attualmente promosso dall’Unione europea, definisce il ruolo che la flessibilità delle modalità di lavoro è chiamata a svolgere all’interno di quel modello. Constatato che, affinché gli istituti della flessibilità possano effettivamente considerarsi funzionali al work-life balance è necessario che essi consentano alla lavoratrice e al lavoratore di pianificare in un determinato segmento temporale lo svolgimento di attività attinenti alla sfera privata, nel saggio viene assunta la programmabilità del tempo come chiave di lettura del grado di attenzione che nel nostro ordinamento è riservato ai bisogni della persona che lavora con responsabilità familiari. Secondo questo paradigma sono prese in esame la disciplina domestica dell’orario di lavoro nel tempo pieno, quella del part-time e quella del lavoro da remoto nelle forme del telelavoro e del lavoro agile. I risultati mettono in luce una profonda incoerenza della disciplina sostanziale di quegli istituti con la finalità conciliativa cui apparentemente essi sono ispirati.File | Dimensione | Formato | |
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