L'ipotesi di lavoro è che alla fine degli anni Settanta dell'ottocento si sia verificata, nella letteratura italiana, una svolta antropologica, di cui Rosso Malpelo e I Malavoglia sono i primi esempi testuali rilevanti. La svolta antropologica si è verificata quando la presenza del folklore nei testi ha cominciato per la prima volta ad essere mediata dalla demopsicologia (di Pitrè in primo luogo): l'ipotesi è, più precisamente, che la nuova dialettica tra scrittura letterarie e scienze demoetnoantropologiche determini una svolta non solo sul piano dei contenuti ma anche, e soprattutto, sia quello delle forme e delle strutture narrative.
Castellana, R. (2021). La svolta antropologica da Verga a Pirandello. In M. de Socio, C. Di Maio, M. V. Dominioni, G. Martire (a cura di), Lo snodo/la svolta: permanenze, riemersioni e dialettica dei livelli di cultura nel testo (pp. 283-300). Macerata : EUM.
La svolta antropologica da Verga a Pirandello
Castellana, Riccardo
2021-01-01
Abstract
L'ipotesi di lavoro è che alla fine degli anni Settanta dell'ottocento si sia verificata, nella letteratura italiana, una svolta antropologica, di cui Rosso Malpelo e I Malavoglia sono i primi esempi testuali rilevanti. La svolta antropologica si è verificata quando la presenza del folklore nei testi ha cominciato per la prima volta ad essere mediata dalla demopsicologia (di Pitrè in primo luogo): l'ipotesi è, più precisamente, che la nuova dialettica tra scrittura letterarie e scienze demoetnoantropologiche determini una svolta non solo sul piano dei contenuti ma anche, e soprattutto, sia quello delle forme e delle strutture narrative.File | Dimensione | Formato | |
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