Il denaro risulta tra i più antichi e longevi elementi trattati dalla letteratura, e porta in sé da secoli sfide storiche e sociali straordinarie. Ciò è dovuto sicuramente al fatto che il denaro e l’economia sono stati il motore portante delle civiltà, la fonte di molta parte del progresso e dello sviluppo scientifico e sociale. Si tratta di un elemento che tocca e influenza in modo rilevante molteplici aspetti della vita umana; infatti, quando si parla di denaro la prospettiva di studio diventa pluridisciplinare e i confini tra le discipline si fanno labili mentre tutto sembra volgersi verso un mélange indistinto. Soggetto e strumento ambiguo, questo oggetto affianca la storia dell’uomo da millenni, e nei secoli la sua presenza ingombrante ha subito via via esaltazioni e critiche, apologie e condanne. Questo studio mira a delineare un profilo interessante, unitario e coerente della presenza del denaro e dell’economia all’interno di un genere e di una stagione letteraria dove si assiste a un importante cambio di paradigma di rappresentazione, e in cui, a prima vista, il denaro e l’economia sembrano assenti o quasi. La prima parte dello studio si concentra quindi sulla produzione narrativa gidiana. Nel primo capitolo vengono affrontati alcuni temi fondamentali per comprendere non solo il pensiero poetico dello scrittore ma anche la sua concezione economica. Questioni come la libertà, la rivolta e il consumo sono infatti basilari per capire uno dei due poli essenziali attorno a cui si costruisce il pensiero economico gidiano ossia l’atto gratuito. E a sua volta la concezione dell’atto gratuito risulta fondamentale in quanto rappresenta la prima tappa di rilievo nel pensiero dell’autore che coinvolge questioni morali, economiche e sociali . È infatti da questo punto che bisogna partire per giungere all’altro polo del pensiero economico e artistico gidiano: quello rappresentato dall’immagine della moneta falsa che l'autore teorizza e rappresenta nel suo "roman somme": Les Faux-monnayeurs. Questo secondo elemento cardine mette infatti in collegamento le questioni economiche con quelle artistiche, principalmente letterarie, attraverso una serie di metafore e riflessioni che dimostrano come l'ambito economico e quello letterario siano in realtà straordinariamente vicini e comunicanti tra loro. Nella seconda parte di questo studio viene analizzata in dettaglio la rappresentazione del denaro e dell’economia in quello che è forse il capolavoro della letteratura francese modernista: À la recherche du temps perdu. Nel primo capitolo di questa seconda parte viene presentato un aspetto molto importante della riflessione proustiana che riguarda l’analisi sociale che l’autore mette in scena nella sua opera, mentre nei capitoli successivi sono analizzati alcuni punti chiave della riflessione e rappresentazione economica dello scrittore quali le metafore borsistiche, le dinamiche del desiderio, la prostituzione, il dono, il possesso e il rapporto tra letteratura e ricchezza libidinale.

Bacchelli, S. (2022). Denaro e economia nel romanzo modernista francese [10.25434/bacchelli-simone_phd2022].

Denaro e economia nel romanzo modernista francese

Bacchelli, Simone
2022-01-01

Abstract

Il denaro risulta tra i più antichi e longevi elementi trattati dalla letteratura, e porta in sé da secoli sfide storiche e sociali straordinarie. Ciò è dovuto sicuramente al fatto che il denaro e l’economia sono stati il motore portante delle civiltà, la fonte di molta parte del progresso e dello sviluppo scientifico e sociale. Si tratta di un elemento che tocca e influenza in modo rilevante molteplici aspetti della vita umana; infatti, quando si parla di denaro la prospettiva di studio diventa pluridisciplinare e i confini tra le discipline si fanno labili mentre tutto sembra volgersi verso un mélange indistinto. Soggetto e strumento ambiguo, questo oggetto affianca la storia dell’uomo da millenni, e nei secoli la sua presenza ingombrante ha subito via via esaltazioni e critiche, apologie e condanne. Questo studio mira a delineare un profilo interessante, unitario e coerente della presenza del denaro e dell’economia all’interno di un genere e di una stagione letteraria dove si assiste a un importante cambio di paradigma di rappresentazione, e in cui, a prima vista, il denaro e l’economia sembrano assenti o quasi. La prima parte dello studio si concentra quindi sulla produzione narrativa gidiana. Nel primo capitolo vengono affrontati alcuni temi fondamentali per comprendere non solo il pensiero poetico dello scrittore ma anche la sua concezione economica. Questioni come la libertà, la rivolta e il consumo sono infatti basilari per capire uno dei due poli essenziali attorno a cui si costruisce il pensiero economico gidiano ossia l’atto gratuito. E a sua volta la concezione dell’atto gratuito risulta fondamentale in quanto rappresenta la prima tappa di rilievo nel pensiero dell’autore che coinvolge questioni morali, economiche e sociali . È infatti da questo punto che bisogna partire per giungere all’altro polo del pensiero economico e artistico gidiano: quello rappresentato dall’immagine della moneta falsa che l'autore teorizza e rappresenta nel suo "roman somme": Les Faux-monnayeurs. Questo secondo elemento cardine mette infatti in collegamento le questioni economiche con quelle artistiche, principalmente letterarie, attraverso una serie di metafore e riflessioni che dimostrano come l'ambito economico e quello letterario siano in realtà straordinariamente vicini e comunicanti tra loro. Nella seconda parte di questo studio viene analizzata in dettaglio la rappresentazione del denaro e dell’economia in quello che è forse il capolavoro della letteratura francese modernista: À la recherche du temps perdu. Nel primo capitolo di questa seconda parte viene presentato un aspetto molto importante della riflessione proustiana che riguarda l’analisi sociale che l’autore mette in scena nella sua opera, mentre nei capitoli successivi sono analizzati alcuni punti chiave della riflessione e rappresentazione economica dello scrittore quali le metafore borsistiche, le dinamiche del desiderio, la prostituzione, il dono, il possesso e il rapporto tra letteratura e ricchezza libidinale.
2022
JAKOB, MICHAEL
Bacchelli, S. (2022). Denaro e economia nel romanzo modernista francese [10.25434/bacchelli-simone_phd2022].
Bacchelli, Simone
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1178645